Dopo diversi anni di matrimonio la loro storia era giunta ufficialmente al termine da qualche giorno anche se già dallo scorso mese di dicembre non vivevano più insieme. Lui non si dava pace: insistenti erano le telefonate, anche nel cuore della notte, che costringevano la donna a staccare la spina del telefono e a spegnere l’utenza mobile, ma quando non riusciva a mettersi in contatto diretto iniziava con l’inoltro di innumerevoli messaggi fino a presentarsi sotto casa, alla fermata dell’autobus e sul posto di lavoro. Persistenti erano le richieste di denaro e di ospitalità che, ai rifiuti della ex divenivano minacce. La donna in qualche occasione lo avevo accolto, ma anche in quelle circostanze lui finiva per intimorirla.
Martedì la donna non ha più retto alle continue insistenze dell’ex marito, un italiano di 51 anni, ed ha contattato la Polizia. L’uomo in serata aveva raggiunto telefonicamente la suocera nel tentativo di convincere la figlia a scendere di casa per restituirle un bene prestatogli. Al rifiuto della donna lui si presentava sotto casa e iniziava a citofonare ripetutamente, per poi allontanarsi e ripresentarsi dopo poco assumendo la medesima condotta. In precedenza era accaduto che era riuscito anche a raggiungere il pianerottolo ed aveva preso a calci e pugni la porta di casa.
E’ accaduto in zona Barriera Nizza. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante l’uomo si era già allontanato, ma i poliziotti hanno assistito alla sua ennesima telefonata e la donna, consigliata dagli operatori, ha accettato di incontrarlo. All’appuntamento si è presentata anche la Polizia che lo ha arrestato per il reato di minacce e denunciato alla Procura di Torino per detenzione di un coltello multiuso rinvenuto nel borsello a tracolla.
(foto archivio)
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