Fede e bellezza sintonia divina

Fede e Bellezza sono due sostantivi che nella storia e nella cultura del Cristianesimo non sono in contrapposizione, anzi. E lo dimostra la recente pubblicazione di Luciano Orsini suddivisa in due tomi, il primo su ‘Le meraviglie del Creato trasformate dall’uomo al servizio del sacro e del bello’ , il secondo ‘Gemme’, realizzato con la collaborazione di Paolo Orsini. Lo stesso autore può essere testimonianza di questo. Infatti, da un lato nel 2004 è stato ordinato diacono permanente dall’allora vescovo di Alessandria, Fernando Charrier, e svolge la sua attività pastorale presso la parrocchia di Pecetto di Valenza, dove è nato ed abita da sempre. Dall’altro vanta invece un lungo curriculum nel settore letterario ed artistico. Allievo ed assistente di Speranza Cavenago Bignami Moneta, luminare della gemmologia internazionale, è stato poi docente alle scuole statali superiori come ordinario di analisi gemmologiche e professore a contratto del Politecnico di Torino-Sede di Alessandria. Per le forze dell’ordine tiene un regolare corso di formazione sulla tutela e conservazione degli arresi e suppellettili sacre, coordinato dalla Diocesi di Alessandria – Ufficio beni culturali, di cui è direttore e delegato vescovile. Nel 1996 è stato nominato Consultore della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e ha svolto un’intensa attività anche in Vaticano e curatore di diverse eventi culturali di alto livello tra cui, la mostra ‘Sacrarium Apostolicum’ a Torino in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone nel 1998 e della mostra ‘La Sacrestia Papale’ svoltasi nell’ex complesso conventuale di San Francesco di Alessandria, nell’Anno Santo 2000, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Il primo tomo è introdotto da una presentazione del vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, da Pierangelo Taverna (Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria), Gian Paolo Coscia (Camera di Commercio di Alessandria) e dal cardinale Francesco Marchisano, presidente emerito della Pontificia Commissione per i Beni Culturali e presidente emerito della Fabbrica di San Pietro. L’opera, dunque, si suddivide in due parti: la prima è un ampio glossario del sacro, che si sofferma su paramenti, arredi, suppellettili, abitudini e tradizioni della Chiesa, molte della quali dimenticate dai più oppure sotto gli occhi di tutti ma di cui non se ne conosce il significato o l’origine. Il secondo è un testo di gemmologia che contiene anche il simbolismo delle gemme e i suoi riferimenti all’arte sacra. Quell’arte sacra che, come ha evidenziato nel suo contributo il cardinale Marchisano è ‘espressione del bello, quale immagine riflessa di Dio, che segna costantemente il cammino dell’uomo alla ricerca del volto del Salvatore’. In tutto sono oltre 900 pagine la cui lettura, e consultazione (resa agibile anche dall’ordine alfabetico di esposizione degli argomenti) costituiscono un sicuro arricchimento culturale. L’opera è stata realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che, ancora una volta, ha sostenuto un progetto ad ampio respiro culturale.

Massimo Iaretti

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Denunciati ragazzini trovati in possesso di marijuana e centinaia di euro

Articolo Successivo

Avellino Torino, un’amichevole…sconfitta

Recenti:

La pace derisa

La pace derisa, ultima silloge poetica di Maria Grazia Minotti Beretta, è interamente ispirata dalla sua

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta