È dal 2004, quando si è ideato il progetto, che in città si parla di questa area, dedicata al futuro nodo di interscambio della mobilità cittadina. Un luogo di interscambio veicolare per i Venariesi e per coloro che giungono dalla Valli di Lanzo o dalla zona nord di Torino
Posizionato in viale Roma, di fronte alla stazione ferroviaria Gtt Torino-Ceres, collegamento su rotaia per l’aeroporto Pertini e per le Valli di Lanzo a poche centinaia di metri dal Centro Storico. Un cantiere diffuso che interessa una della porte in città, tra Altessano e via Mensa, direttrice pedonale che porta alla Reggia di Venaria. La svolta arriva nel 2015, all’insediamento di questa Amministrazione comunale, quando il vecchio progetto era prevista per la stazione ferroviaria la realizzazione di un edificio multipiano che si sarebbe spinta a consumare suolo proprio sulla vicina Corona Verde, riorientando la progettazione nella direzione della semplificazione, della sostenibilità ambientale e della migliore aderenza ai concreti bisogni della comunità locale. Ora, il nuovo Movicentro, la cui consegna parziale del cantiere è avvenuta il 28 dicembre 2018, coinvolgendo quattro micro aree che complessivamente misurano circa 22.500 mq, prevedendo un tempo contrattuale di 240 giorni di lavorazione.
Dichiara il sindaco Roberto Falcone «Per la città è una opera strategica che i venariesi aspettano da tantissimo tempo e sulla quale abbiamo lavorato con grandissimo impegno sin da quando ci siamo insediati. Non sarà un pluripiano in cemento che consuma suolo, come era previsto all’inizio, ma sarà un parcheggio verde interamente votato alla sostenibilità ambientale. Sarà anche la riqualificazione di tutta l’area di fronte alla stazione, fino alla passerella di via Filzi, che tante volte i cittadini hanno segnalato come trascurata. I lavori saranno lunghi e, come si è già potuto vedere, ci saranno dei disagi e alcune modifiche ai servizi. L’obiettivo che realizzeremo sarà però davvero importante per tutti». Il Movicentro diventa una fondamentale struttura per rilanciare la città e il turismo e la Reggia stessa, ora protesi verso un sistema di mobilità sostenibile che si interseca con la mobilità regionale. Tra le novità del nuovo progetto, vi è la valorizzazione della stazione ferroviaria Venaria, ora protesa verso la città, puntando decisamente anche sull’ingresso da via Fabio Filzi angolo corso Garibaldi, come nuovo accesso ai capolinea degli autobus che collegheranno le Valli di Lanzo e il Basso Canavese, in largo Garibadi (zona scuola Lessona) in collegamento con la ferrovia stessa. Inoltre, la riqualificazione della passarella sulla ferrovia, sempre accessibile da via Filzi, darà nuova vita alla stazione e alla fruibilità della mobilità ferroviaria. Una nuova rotonda in viale Roma angolo via Filzi permetterà agli autobus di linea di poter fare manovra, agevolando la viabilità.
Ma chi sono i soggetti promotori e in che cosa consiste questo nuovo progetto diffuso, che darà una nuova identità all’intera area? I soggetti coinvolti nell’opera sono la Città di Venaria Reale, in qualità di stazione appaltante, la Regione Piemonte, proprietaria delle aree, la GTT Torino in qualità di concessionario della ferrovia, il C.I.P.E. (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), per un investimento totale di € 4.909.236,09. I lavori saranno eseguiti dalla ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) tra le Società Bresciani Asfalti srl e Carpetecnica Group srl, entrambe di Torino. Afferma l’assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità, Giuseppe Roccasalva «L’idea iniziale è del 2004 e nel 2016 abbiamo convinto la Regione Piemonte a mantenere il finanziamento e a ripensare radicalmente il progetto. Questo Movicentro realizzerà principalmente un parcheggio di interscambio, ripensato rispetto alle nuove esigenze e opportunità in tema di sostenibilità e di mobilità (car sharing, ricariche elettriche) e con soluzioni compatibili con l’ambito del parco su cui insiste, perché abbiamo voluto che le superfici fossero permeabili. La nuova piazza della stazione, invece, metterà in collegamento l’edificio passeggeri con i binari. Le nuove funzioni di questa opera sono e saranno frutto di un bel lavoro condiviso tra il Comune, la Regione Piemonte e l’Agenzia per la mobilità Piemontese».
L’intero progetto è diviso in ambiti.
Ambito 1: Il bosco-parcheggio: un esempio di verde multifunzionale.
Il parcheggio accoglierà 70 posti auto di cui 10 posti auto elettriche.
L’area comprende, al piano stradale di viale Roma, la piattaforma di interscambio: TPL, Venaria express, linee su gomma verso le Valli di Lanzo, Trenino per la Mandria (come da APQ reggia), bus di trasferimento lavoratori aree industriali di Venaria, oltre a diversi stalli per la sosta a raso (almeno 50).
Ambito 2: La Piazza Passante: uno spazio per la mobilità sostenibile e l’accoglienza dei viaggiatori.
La stazione ferroviaria attuale sarà interessata da un’operazione di restyling e valorizzazione al fine di renderla conforme alla nuova impostazione progettuale. Contestualmente, sempre sospesa sulla ferrovia, ma a Nord di viale Roma, sul sedime dell’edificio “stazione” ipotizzato nella versione di progetto originaria, si realizzerà uno spiazzo mantenendo gli opportuni passaggi per il raggiungimento delle banchine ferroviarie coperte con pensiline e il collegamento diretto (ascensore e scale) al nuovo di parcheggio (ambito 1). Intersecata da viale Roma, opportunamente segnalato e rimodulato come descritto di seguito, si configurerà quindi la “Piazza Passante”: una piattaforma pubblica ciclo-pedonale, funzionalmente destinata all’interscambio con i mezzi di traporto leggeri e innovativi (postazioni di nolo biciclette normali e a pedalata assistita, segway, punti di alimentazione elettrica, accesso ai binari…), al kiss/bike and ride, all’accoglienza dei viaggiatori e dei turisti garantita dall’elevato grado di tecnologia di supporto e dai servizi di base (servizi igienici, bar, biglietteria, edicola, ecc.): saranno pertanto inseriti sulla piattaforma alcuni appositi manufatti prevendo pensiline attrezzate, totem informativi lungo tutte le banchine.
Ambito 3: La rete: le connessioni funzionali, ecosistemiche e infrastrutturali.
Il Movicentro assumerà il ruolo di nodo vitale situato all’interno di una rete di luoghi e attività piuttosto articolata. Per assolvere questo compito, il progetto prevede una serie di interventi che garantiscano in primo luogo la connessione tra le diverse parti del sistema sia urbano sia ecologico: è previsto un ampliamento della sezione stradale di viale Roma per permettere la sosta e la manovra degli autobus e la connessione con la rete delle piste ciclabili a partire dalla stazione e dal Parco di Altessano (Corona Verde), anche al fine di garantire un’agevole accessibilità sia alla Reggia sia al Parco La Mandria. Afferma l’assessore all’Ambiente, Marco Allasia «Un parcheggio di interscambio vuol dire meno auto a favore di una mobilità sostenibile e quindi meno inquinamento. Questo Movicentro, in particolare, che si differenzia dagli altri perché non consuma suolo, aiuterà e promuoverà in modo attivo lo sviluppo della mobilità dolce con bike box, car e bike sharing, colonnine di ricarica elettrica. La scelta di non consumare suolo e ridurre i posti auto sposa coerentemente tutte le posizioni che Venaria Reale ha difeso sul tema della qualità dell’aria e che finalmente è arrivata sul piano nazionale». Una zona in completa trasformazione che vedrà 60 parcheggi per auto su un unico livello, nella zona verde fronte stazione, 13 stalli per car sharing, auto elettriche con relative colonnine di ricarica, e 6 per taxi e veicoli per i diversamente abili. Il “bikebox” con 50 spazi per le biciclette, 25 per i motoveicoli e 40 dedicati al bike sharing (20 con pedalata assistita). È compreso nei lavori, anche un ampliamento di viale Roma, per quanto riguarda la sezione stradale, per permettere la sosta e la manovra degli autobus e la connessione con la rete delle piste ciclabili che collegano la stazione dei treni GTT al parco della Corona Verde, alla Reggia e al parco La Mandria.
(CS)
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