1700 firme per salvare il Libero Scambio del Balon di Borgo Dora

Oggi 17 gennaio 2019 consegnate al Gabinetto della Sindaca, al Questore, al Prefetto di Torino e alla Circoscrizione 7 le firme raccolte per fermare il trasferimento del Mercato del Libero Scambio 

Gentile Sindaca,

Gentili assessori Giusta, Sacco e Montanari,

Gentili Consiglieri Comunali,

Gentile Presidente della Circoscrizione 7,

Gentili associazioni del quartiere,

Gentili Signori e Signore,

sta crescendo la solidarietà dei cittadini torinesi per il mercato del libero scambio.  In poco più di una settimana abbiamo raccolto, tra petizione online e cartacea, più di 1700 firme a favore della sua permanenza a Borgo Dora, che consegniamo oggi al Gabinetto della Sindaca e, per conoscenza, al Questore, al Prefetto di Torino e alla Circoscrizione 7. In nome di tutti i firmatari vi chiediamo di riconsiderare la scelta dello spostamento. Sabato 19 gennaio saremo al Canale Molassi, per dire Sì al Balon per tutti. La raccolta firme continua su Change.org “Salviamo il BALÔN. NO allo spostamento del mercato del libero scambio” Come sapete, la Giunta comunale in data 27 dicembre ha deciso di spostare il mercato del libero scambio del sabato, chiamato anche Suq, in via Carcano, lontano da Borgo Dora. Gli abitanti di Porta Palazzo, Borgo Dora e Aurora, riuniti nel Comitato Oltredora, vogliono esprimere il loro forte dissenso con questa lettera. Il Balôn è da secoli il mercato delle pulci di Torino. Appunto il mercato delle pulci. Una realtà popolare del riuso in primo luogo per necessità, ma anche per il fascino del vecchio e con tutti i benefici sociali ed ecologici che ciò comporta. Per sviluppi storici della legislazione il Balôn si è spezzato formalmente in due, però, seppur porti oggi altro nome ufficialmente, il mercato del libero scambio rappresenta l’essenza di ciò che il Balôn è sempre stato.  il Suq centinaia di famiglie, italiane, come straniere, riescono a tirare avanti – come venditori e come compratori. Ma questo mercato è importante per il quartiere. Lo mantiene vivo e non solo per i turisti, ma soprattutto per la moltitudine piena di diversità per cui Porta Palazzo sono una casa. Come abitanti siamo contrari a una strategia miope che cerca di espellere a beneficio di un ipotetico sviluppo turistico che piuttosto dalla presenza del mercato trarrebbe vantaggio. Ilcompito del Comune sarebbe semmai di sviluppare, insieme agli abitanti e utenti storici di questi luoghi strategie per evitare che il turismo porti a un processo di gentrificazione del quartiere, cioè di suo snaturamento e distruzione della sua essenza sociale. Insieme a chi vive questo luogo andrebbe anche avviato un processo per elaborare soluzioni concrete e reali in loco a quei problemi che ci sono nel quartiere: problemi che non stanno in chi lo frequenta, ma, per esempio, nella mancata manutenzione dello spazio pubblico. In questo senso critichiamo anche una mancanza di ascolto da parte dell’amministrazione comunale che prima di una tale decisione non si è confrontata con tutte le voci del quartiere. Che non ha, quantomeno, sentito il Comitato Oltredora, come ci era stato promesso dal presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci.Invitiamo pertanto le altre realtà del quartiere di esprimere anch’esse il loro dissenso e la Giunta a ritornare sui suoi passi e avviare finalmente un dialogo inclusivo sul futuro di Aurora, Borgo Dora e Porta Palazzo, rispettoso della sua storia e della sua realtà sociale!

Comitato Oltredora

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