«Continua il blocco dei veicoli Euro 4 diesel a Rivalta – mentre peggiora addirittura nei comuni limitrofi – e continua il silenzio sull’unica misura in grado di migliorare sensibilmente la qualità dell’area dell’area sud della Provincia di Torino: la chiusura del casello di Beinasco!» Con queste parole il sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero commenta i dati che l’Arpa Piemonte ha diramato poco fa e che confermano i risultati di una campagna sul monitoraggio dell’aria che sempre Arpa ha condotto sul territorio rivaltese, concentrandosi sul quartiere Pasta. «I dati che sono arrivati qualche giorno fa confermano per la nostra zona una pessima qualità dell’aria. Le rilevazioni, che hanno interessato il periodo febbraio-marzo 2017 e aprile-maggio 2018, ci consegnano un quadro preoccupante soprattutto per quanto riguarda la presenza in atmosfera del PM10». Dai dati emerge chiaramente che non è il traffico generato dal piccolo quartiere di Pasta o dai comuni limitrofi a causare questi livelli di inquinamento, bensì il fatto che la zona è diventata ormai da quasi venti anni l’attraversamento preferito per chi non vuole, legittimamente, pagare il casello di Beinasco e proseguire lungo la tangenziale di Torino. «Non capisco perché, almeno in situazioni così delicate, ATIVA, che ricordiamo è anche di proprietà dalla Città Metropolitana, non apra il casello, misura che sicuramente gioverebbe al miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo» conclude ancora Nicola de Ruggiero.
Recenti:
Sabato 8 febbraio alle 15 in piazzetta Lagrange Greenpeace e i comitati NO PFAS organizzano un
A&T Torino è la Fiera del “Make in Italy”, ossia l’evento nazionale dedicato alla manifatturiera dove,
A Villa Lascaris, a Pianezza, martedì 11 febbraio prossimo, alle 21 verranno discussi nuovi modelli
Ha scadenza 28 febbraio il bando della Regione Piemonte che stanzia 3.250.000 euro a sostegno della cooperazione per i
Riflettiamo su quanto i problemi dell’agricoltura riguardino tutti i consumatori Coldiretti Torino esprime solidarietà all’allevatore colpito