L’appuntamento era per le 11, ma già alle 10,30 piazza Castello era piena di manifestanti che hanno sfidato la pioggia per dire Sì-alla tav e allo sviluppo di Torino, in polemica con la maggioranza della sindaca Chiara Appendino che la scorsa settimana ha approvato in Consiglio comunale un ordine del giorno che dichiara Torino “città no-tav”. Per la prima volta in piazza anche la borghesia torinese, spinta dall’appello delle categorie produttive – industriali, artigiani, commercianti, avvocati, commercialisti- presenti anche loro insieme a sindacati e scuole. La miccia è partita dalla petizione online a favore della Torino-Lione e da sette signore torinesi che hanno creato una pagina Facebook contro il declino torinese e la decrescita infelice. Un messaggio ai cinque stelle neanche troppo velato. In piazza nessuna bandiera di partito, ma i partiti (tranne Rifondazione e pochi altri) ci sono tutti. Da oggi per la sindaca molto cambierà nei rapporti con i torinesi.
(Foto R. Chiaravalloti – C. Ventimiglia / il Torinese)
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