Non un solo ’68, ma diversi ’68

Una riflessione sulle utopie del movimento in Italia e Spagna 

1968-2018. “Cinquantesimo anniversario del ’68 in Italia e Spagna. Il patrimonio del ‘ 68 tra utopia e realtà”. Un’occasione di riflessione sulle utopie che ha lasciato il Sessantotto sarà rappresentata dal duplice incontro che si terrà mercoledì 10 ottobre prossimo presso il Polo del Novecento, nella Sala conferenze in corso Valdocco 4/a a Torino, alle 16 ed alle 18. Si tratta di due tavole rotonde che permetteranno di indagare, partendo da un Paese come la Spagna, dalle sue proteste studentesche ed agitazioni operaie, la successiva crisi del regime franchista. Secondo fenomeno che verrà analizzato sarà quello del Pop, la sua musica, il suo cinema e la sua arte, che hanno avuto sia in Italia sia in Spagna un impatto considerevole sui costumi e sulla vita di questi due rispettivi Paesi. Come ha sottolineato lo storico e scrittore Antonio Elorza, “non c’è un solo ’68, bensì diversi ’68”, ovvero una molteplicità di scenari, tante quante sono state le utopie ed idee di cambiamento che hanno alimentato i diversi movimenti studenteschi ed operai dell’epoca. Il movimento del Sessantotto raggiunse anche la Spagna, ma in una forma molto diversa rispetto a quella in cui si manifestò in Italia e Francia, a causa della sua dura repressione. Partiti e sindacati erano illegali, i giornali erano sotto censura ed i servizi di intelligenza controllavano continuamente gli spagnoli, tra i quali regnava la paura. Ogni forma di dissenso appariva estremamente pericolosa. Era proibito parlare catalano o basco. Questi aspetti verranno indagati nel corso delle due tavole rotonde con la partecipazione di studiosi italiani e spagnoli di fama internazionale.

Mara Martellotta

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