Iren Energia, società del Gruppo Iren, in collaborazione con Performance In Lighting e con la consulenza di GMS Studio Associato di Milano, ha studiato e realizzato il progetto di illuminazione interna ed esterna della Cappella della Sindone del Guarini
Il progetto prevede che le fonti di luce artificiale rimangano completamente nascoste alla vista del visitatore, rendendo la luce e l’architettura le uniche protagoniste, dando vita ad un effetto luminoso che ricerca quella elevazione verso l’Altissimo, a cui tendeva lo stesso Guarini, quale principio fondativo e connotativo dell’intervento. L’illuminazione artificiale, come quella naturale, assume una funzione caratterizzante lo spazio e soprattutto contribuisce all’esaltazione dell’architettura guariniana. Per quanto riguarda gli spazi interni, si è provveduto all’installazione degli apparecchi in quattro distinte fasce e postazioni:
- esterno degli “occhi”, a quota +20m;
- piano di calpestio del loggiato, a quota +28m;
- cornici di imposta delle arcate del loggiato, a quota +35m;
- estradosso della “stella”, a quota +45m.
Per quanto riguarda gli esterni, sono state individuate le seguenti postazioni:
- manto di copertura alla base della cupola, a quota +40m circa;
- base della punta della lanterna, a quota +50m circa.
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Ogni postazione è connotata dalla presenza di apparecchi con caratteristiche fotometriche peculiari alla specifica funzione. In generale, salendo dal basso verso l’alto, i valori di illuminamento sulle superfici aumentano, evidenziando la percezione del percorso ascensionale dalle tenebre alla luce. L’illuminazione dagli “occhi” è funzionale per mettere in evidenza l’intradosso degli occhi e il bacino tronco. L’illuminazione artificiale “diffusa” proveniente dall’esterno vuole porsi in continuità con il linguaggio architettonico della cappella del Guarini. Sul piano di calpestio del loggiato, in corrispondenza dei finestroni del tamburo, sono installate due tipologie differenti di apparecchi di illuminazione, in base alle specifiche funzioni a cui sono destinati. La luce che proviene da questi apparecchi (completamente nascosti alla vista) si irradia sull’imbotte degli archi del loggiato e sulle superfici del tamburo cercando di proporre una continuità di linguaggio rispetto ai concetti espressi dai volumi architettonici Al di sopra delle cornici alla base delle arcate del loggiato sono stati installati gli apparecchi lineari che hanno la specifica funzione di illuminare a proiezione l’interno della cupola con l’intento di proporre la lettura dei giochi di volumi pensati dal Guarini. Sull’estradosso della “stella” sono installati gli apparecchi destinati a illuminare la parte sommitale interna della lanterna. In quest’area si hanno i valori di illuminamento più elevati, rendendola, di fatto, l’area più illuminata della cupola. Parallelamente, si è previsto l’uso di sorgenti luminose a LED con temperature di colore calde, pari a 3.000 K che differisce volutamente dalle sorgenti LED a 4.000 K utilizzate per tutti gli altri apparecchi. Anche questa differenza di temperatura di colore contribuisce alla percezione della parte sommitale interna della lanterna quale elemento generatore dell’illuminazione “divina”. Alla base della cupola, sopra il manto di copertura, sono stati installati gli apparecchi dedicati all’illuminazione della cupola stessa. Si prevedono due proiettori per ogni “spicchio” della cupola, di cui uno caratterizzato da fascio luminoso bianco caldo a 3.000 K mentre l’altro è dotato di tecnologia LED RGBW (Red Green Blue White) in grado di riprodurre una vastissima gamma di colori. La miscellanea degli apparecchi di illuminazione garantisce un sapiente gioco di luci e ombre in grado di rendere evidente la struttura ad archi che compone la cupola. L’illuminazione scenografica colorata potrà inoltre essere utilizzata per sottolineare eventi e/o ricorrenze particolari. Completano la proposta gli apparecchi posti a quota +50m circa. Tali apparecchi sono funzionali all’illuminazione della lanterna di cui ne evidenziano la struttura e gli elementi decorativi. Tutti gli apparecchi di illuminazione sono equipaggiati con alimentatori comandati da protocolli digitali specifici. Grazie all’uso di questi sistemi di controllo digitali, si determina l’estrema flessibilità dell’impianto di illuminazione nel ricreare diversificati aspetti luminosi scenografici e suggestivi. Tale soluzione diventa indispensabile per l’illuminazione della cappella, che di volta in volta potrà valorizzare i caratteri connotativi della propria immagine in relazione agli eventi che in essa si svolgeranno. In totale è prevista l’installazione di 66 corpi illuminanti, per un totale di 2,89 KW di potenza a pieno regime.
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