Grande successo per la mostra nata dalla collaborazione di quattro istituzioni: Museo Egizio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i Musei Reali ed il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, l’esposizione è un invito alla riflessione sull’importanza del patrimonio culturale
Il Museo Egizio annuncia la proroga della mostra “Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo” fino al 6 gennaio 2019.
Inaugurata lo scorso 8 marzo 2018, la mostra, è stata visitata da oltre 150.000 persone.La distruzione consapevole del patrimonio culturale è un tema di stringente attualità che, attraverso l’interpretazione di artisti provenienti da paesi in conflitto, ha sensibilizzato il pubblico evidenziando l’interesse dei visitatori a una riflessione più attenta e approfondita.
Il Museo Egizio con “Anche le Statue muoiono” si apre per la prima volta all’arte contemporanea ospitando il dialogo tra nove artisti contemporanei con le loro opere – installazioni, video, fotografie – e reperti millenari. Il percorso inizia con un suggestivo incontro tra sguardi: quelli dei nove volti fotografati da Mimmo Jodice e quelli spezzati dei governatori di Qau el-Kebir (1900 – 1850 a.C). Un importante momento di riflessione sul ruolo dei musei è affidato a opere quali quelle di Ali Cherri, Liz Glynn e Kader Attia. Una sala dell’esposizione è dedicata alle fotografie prodotte dal CRAST a Ninive: il Centro di Ricerche torinesi ha documentato per l’ultima volta – prima che fosse completamente raso al suolo – la bellezza del ‘Palazzo senza Eguali’ di Sennacherib.
“Anche le statue muoiono” si fonda sulla convinzione della capacità dell’arte di generare nuovi discorsi, ponendosi un duplice obiettivo: informare e mostrare al pubblico il risultato delle recenti e violente distruzioni che hanno travolto il patrimonio artistico e culturale di molti paesi; ma anche sensibilizzare perché è solo attraverso la conoscenza dei beni culturali che si può giungere a un’attenta tutela del patrimonio, eredità e memoria da tramandare e proteggere.
Il valore aggiunto della mostra, la terza temporanea dell’Egizio, è dato dalla collaborazione con tre importanti istituzioni, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i Musei Reali ed il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino. Il Museo Egizio crede fortemente nel valore della sinergia tra centri culturali, conscio che il fare rete sia ormai un requisito indispensabile per evolversi e valorizzare il patrimonio artistico e culturale nazionale.
Sarà possibile continuare a visitare la mostra anche il venerdì sera, grazie alla proroga della promozione #SpecialeEstate: il 7 e il 14 settembre, il Museo Egizio e la mostra sono aperti fino alle 22:30 e, dalle 18:30, ingresso a tariffa unica € 5,00.
(Foto: il Torinese)
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