Medioevo in Valcerrina

La prestigiosa rivista Medioevo, diretta da Andreas Steiner, a diffusione nazionale, dedica nel numero di agosto un ampio servizio al Monferrato e, in particolare, agli “Itinerari in Valcerrina”. L’articolo “Fra le colline e il fiume”, realizzato da Chiara Parente affronta un viaggio nella Valle a partire dal Santuario di Crea, con le sue ricchezze artistiche, architettoniche, ambientali ed il suo richiamo devozionale che si ripete da secoli, in direzione di Torino, verso altri due luoghi che sono di per sé testimonianza di una fede ultramillenaria, ovvero l’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo e la chiesa di Santa Maria di Pulcherada a San Mauro Torinese con all’interno un Cristo Pantocratore. Il viaggio artistico ed architettonico e l’obiettivo di Chiara Parente, però, scoprono altre ricchezze presenti in Valle, soprattutto in territorio del Monferrato Casalese, come il borgo di Mombello Monferrato, Gabiano con il suo castello che domina la vallata e la torre solitaria di San Quirico, campanile romanico, unica struttura superstite dell’omonima pieve del dodicesimo secolo, permettendo quindi – a turisti ed amanti d’arte – una lettura del territorio non convenzionale che nel Casalese va al di là del circuito Casale – Crea – Moncalvo ma si addentra anche in un’area che, pur circondata da tre Unesco (Langhe-Roero e Monferrato, Sacri Monti e Collina Po) tuttavia non vi appartiene. “Il fatto che una rivista come Medioevo, conosciuta e diffusa su tutto il territorio nazionale abbia dedicato uno spazio così significativo alla Valcerrina nel suo complesso – dice Massimo Iaretti, consigliere delegato al turismo dell’Unione della Valcerrina, che raggruppa sette comuni, Cereseto, Cerrina, Gabiano, Mombello Monferrato, Odalengo Grande, Ponzano Monferrato,Villamiroglio, tutti in provincia di Alessandria – è certamente significativo e va nella direzione di fare conoscere anche una parte di Monferrato, ricca di bellezze naturali, architettoniche, artistiche di prodotti enogastronomici, che è però marginale rispetto all’asse principale Casale – Crea – Moncalvo. Il collegamento tra quei tesori che vanno da Crea in direzione dell’abbazia di Santa Fede a Cavagnolo e del Cristo Pantocratore alla Pulcherada di San Mauro Torinese e viceversa, sono una via che porta a Torino e da Torino e sulla quale è intenzione di spingere. Per questo, dopo la pausa agostana, sarebbe utile una presentazione del numero e dell’intelligente lavoro di Chiara Parente in quella che è la casa di tutti i piemontesi ovvero il Consiglio Regionale”.

Red. To.

 

 

 

 

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