Gli industriali non desistono: fermare i lavori della Tav sarebbe una richiesta irrituale, oltre che “irresponsabile e illegittima”. Con l’Unione industriale torinese anche i costruttori edili che, durante una conferenza stampa hanno chiesto ieri al governo che i lavori proseguano. Un centinaio i presenti, esponenti delle categorie economiche, produttive e del mondo politico piemontese. “Bloccare l’opera vuol dire rendere inutile l’intero Corridoio Mediterraneo, condannare il Piemonte al tutto su gomma, tenersi una linea ferroviaria di oltre 150 anni fa”, dice il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli. “E’ in gioco il futuro delle nostre aziende e dei nostri figli. Torino potrebbe diventare un binario morto”, osserva Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi.
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Lunedì 10 novembre 2025, allo ore 10, all’interno del Parco Bresso, nei pressi della piazza

