“Dance me to the end of love”. Il colore rosso dello slogan e la parola love in esso contenuta rappresentano il fil rouge del festival 2018 di TorinoDanza, per la prima volta diretto da Anna Cremonini, in programma dal 10 settembre al 1 dicembre prossimo a Torino, luogo privilegiato di incontro di stili coreografici ed artisti capaci di interpretare al meglio una rassegna dal respiro internazionale. La programmazione comprenderà 18 spettacoli, 34 rappresentazioni, 10 prime nazionali, 6 coproduzioni, 16 compagnie ospitate provenienti da otto nazioni diverse, tra cui Canada, Grecia, Belgio, Burkina Faso, Israele e Svezia, oltre all’Italia. TorinoDanza quest’anno vanta una significativa anteprima dal titolo “Betroffenheit”, in scena, nelle uniche date italiane, il 17 e 18 maggio alle Fonderie Limone di Moncalieri. Realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino ed il Teatro Nazionale, è stato creato dalla coreografa Crystal Pyte e dal drammaturgo ed attore Jonathon Young, entrambi canadesi. Perfetto esempio della fusione di danza e teatro, rappresenta il trait d’union tra la stagione teatrale dello Stabile di Torino e il festival TorinoDanza. L’inaugurazione del Festival sarà il 10 settembre prossimo al teatro Regio di Torino con una serata in cui verranno presentati due diversi spettacoli a firma Sidi Larbi Cherkaoui, dal titolo “Neotic” ed “Icon”, entrambi prodotti dal Corpo di Ballo dell’Opera della Città svedese di Goteborg, da anni protagonista nella realizzazione di uno dei repertori più interessanti a livello europeo. Neotic, come Icon realizzato con le scenografie dell’artista visivo inglese Antony Gormley, fonda il proprio disegno creativo su elementi aerei supportati da elementi scenici capaci di costruire affascinanti geometrie e forme. In Icon elementi di argilla costituiscono la scenografia e gli oggetti derivanti ancorano pesantemente al suolo forme e movimenti. Nei due spettacoli Sidi Larbi Cherkaoui si pone domande universali: in Icon l’interrigativo verte su come la società contemporanea avverta la necessità di crearsi miti sempre nuovi, vere e proprie ” icone”, per poi distruggerle e sostituirle; in Noetic ci si interroga sul rapporto tra scienza e coscienza, tra forme fisiche e forme mentali. I due spettacoli sono inseriti anche nel programma di Mito SettembreMusica.
***
Uno spettacolo nato dalla collaborazione tra TorinoDanza, Mito SettembreMusica e Aterballetto, sarà quello intitolato “Bach Project”, in programma al teatro Carignano il 14 e 15 settembre prossimi, in cui la danza dialoga con la musica di Bach, proposta anche in versione elettronica. Il 17 settembre al teatro Carignano verrà rappresentato, per l’ideazione e la direzione artistica di Marinella Guatterini, “Erodiade-Fame di vento (1993-2017)”, ricostruzione di un’opera del ’93 nata dalla collaborazione tra Julie Ann Anzillotti e l’artista Alighiero Boetti. Il tema della contaminazione delle arti visive sarà al centro del pluripremiato lavoro ” The Great Tamer” di Dimitris Papaioannou, in programma alle Fonderie Limone a Moncalieri dal 20 al 22 settembre, cui si aggiungerà la video installazione “Inside”, che sarà presentata al pubblico nei nuovi spazi delle Ogr dal 20 al 30 settmbre prossimi. Il linguaggio di questo artista greco si pone all’intersezione tra teatro, danza ed arti visive, i suoi spettacoli propongonoi quadri visionari e rievocazioni capaci di trasportare lo spettatore in esperienze emotive e sensoriali uniche. Sempre alle Fonderie Limone a Moncalieri, dal 12 al 14 ottobre prossimi, approderà “Vertigine”, risultato di un anno di lavoro sui territori di montagna a Torino e Chambers, per dar vita al progetto Corpo Links Cluster, sostenuto dal programma europeo Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera, cui sono stati invitati artisti di diverse generazioni a raccontare il tema della montagna. Sarà Alain Platel a chiudere il Festival, alle Fonderie Limone a Moncalieri, il 30 novembre e 1 dicembre prossimo, con una coproduzione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale, TorinoDanza e Aperto Festival/Fondazione i Teatri di Reggio Emilia. Si tratta dello spettacolo intitolato “Requiem pour L.”, realizzato in collaborazione con il compositore Fabrizio Cassol, una nuova riscrittura del Requiem di Mozart.
Mara Martellotta
ph Andrea Guermani
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE