Imparare la Storia con Radetzky’s march

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Ultimi giorni per rendere fattivo il progetto di Sergio Schiavi. Interessante ed istruttivo incontrarlo. Mi si è aperto un mondo per me totalmente sconosciuto.  Un sogno che si concretizza anche grazie al web. Presentandosi mi descrive cosa ha  “inventato”. Cartografo tecnico e disegnatore informatico, collaboratore di storici del calibro del professore Alessandro Barbero, diventa imprenditore per realizzare il suo sogno di “fare”, ideando progettando e finanziando la sua “creatura” Radetzky’s march, simulazione della battaglia di Novara del 1848 tra piemontesi ed austriaci. Ci sentiamo telefonicamente e capisco l’urgenza ma non il perché. Capirò dopo.Spiegarmi non e stato facile e Sergio pazientemente è ritornato indietro e mi ha reso edotto. Prima realizza a tavolino disegnando e stabilendo regole del gioco. Per finanziare e produrre l’idea si rivolge ad una piattaforma che raccoglie fondi.Piattaforma che ha sede negli Usa. Qui la prima prova da superare. Si chiama Kickstarter. Già raccolti 4 milioni di euro per musica, cultura, storia e giochi. Non accettano chiunque, verificando requisiti etici della proposta e del proponente. 15 giorni di lavoro. Proposta accettata. Si mette in moto il meccanismo, obiettivo: in 45 giorni raccogliere sui 9000 euro. Si sottoscrivono quote da 33 euro che daranno poi diritto a un gioco da tavolo. Si paga con carta di credito. La cifra viene accreditata solo se è  raggiunto l’obiettivo dei 9000 euro e la piattaforma si retribuirà con  l’8% del raccolto. Se non si raggiunge la cifra nulla è dovuto e la  quota ritorna ai sottoscrittori. Giorni cruciali per raggiungere la cifra, poi la produzione. Si sono già offerti dei rivenditori. Manca poco. All’inizio ha reagito positivamente il mercato anglo americano. Poi gli italiani sono accorsi in massa. Nel mentre mi spiega anche di storia risorgimentale. In particolare come un generale austriaco di 84 anni riesce a sconfiggere l’esercito piemontese tre volte più numeroso e gli austriaci più organizzati, direi come al solito. E  il professor Alessandro Barbero testa il Gioco nel suo profilo Facebook. Sergio Schiavi è persona eclettica.Gli chiedo: quante ore stai davanti al video? “Anche 10. Ne vale la pena. Ma non disdegno viaggiare. Andare sul posto per rendersi conto”. Questa raccolta di fondi mi sembra una specie di azionariato diffuso. “Si, Patrizio, molto diffuso nel mondo anglosassone. Cosa “portano a casa” nel sottoscrivere”? Partecipare ad un progetto…e non è poco. Dai,  Sergio, ci riuscirai. Da parte mia ho sottoscritto chiedendo ad amici e conoscenti di farlo.In bocca al Lupo. 
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