Non piove da più di un mese e ci vorrà del tempo prima che le sorgenti del Po, sul Monviso, tornino a zampillare. Le parole di Stefano Fenoglio, collaboratore del Parco del Monviso e docente di Ecologia fluviale all’Università del Piemonte orientale, rilasciate all’Ansa, non lasciano spazio a equivoci: “Non sarà sufficiente un temporale, per rivedere la sorgente ‘originale’ bisognerà attendere la prossima primavera. Una questione preoccupante per l’azzeramento di molti nevai e ghiacciai, e la mancanza totale di pioggia da mesi”. La storica fonte a Pian del Re, a 2.020 metri di quota, che sbuca tra le rocce ed è segnalata dall’antica scritta del Cai “Qui nasce il Po”, non ha una goccia d’acqua da inizio settembre. Nelle ultime 4 settimane anche a Torino e su tutto il Piemonte, si sono visti pochi millimetri di pioggia. Preoccupazione al Parco del Monviso, che ha creato un osservatorio permanente sui fiumi alpini in sinergia con le Università del Piemonte Orientale e di Torino e con il Politecnico.
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