Grande Festa in onore del drammaturgo siciliano Pirandello

L’XI edizione del Festival Nazionale Luigi Pirandello celebra i 150 anni dalla nascita del drammaturgo siciliano con una ricca kermesse e una mostra virtuale dall’8 giugno al 13 luglio

Si è aperto ieri al Circolo dei lettori il Festival Nazionale Luigi Pirandello. Alla sua XI edizione festeggia i 150 anni dalla nascita del grande drammaturgo siciliano con spettacoli di prosa, incontri e una mostra multimediale creata ad hoc per celebrare questo speciale compleanno e il legame tra Pirandello e il Piemonte. La kermesse, diretta dal regista torinese Giulio Graglia, prende il là da un curioso aneddoto che forse non tutti conoscono. Nel 1901 il premio Nobel per la letteratura trascorse un soggiorno estivo a Coazze, in Val Sangone, presso la sorella Lina. Di quella villeggiatura che precede la sua fama rimane un taccuino di appunti dove Pirandello annotò una serie di spunti e personaggi utilizzati nelle sue opere e il motto che campeggia sul campanile della cattedrale di Coazze “Ognuno a suo modo” che sarebbe stato poi ripreso per il titolo dell’opera “Ciascuno a suo modo”. Torino e Coazze sono i luoghi eletti ad ospitare spettacoli teatrali, incontri, dibattiti. Il Circolo dei lettori ospita il primo incontro dal titolo “Carteggio Pirandello/De Filippo” con Alessandra Comazzi e Sergio Martin. Grande attesa per gli spettacoli “Il fu Mattia Pascal” allestito da Giulio Graglia, per l’adattamento di Bruno Quaranta e interpretato da Giovanni Mongiano, e per “Uno, nessuno, centomila” con Enrico Lo Verso, che si terranno rispettivamente il 27 e il 30 giugno al Gobetti. Altro appuntamento interessante, a cura di Rai Teche e Linguadoc, lunedì 26 alle 18 alla Mediateca Rai di via Verdi 31 dove si potrà assistere al documentario “Per mosse d’anima, frammenti di Pirandello” diretto e interpretato da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Quest’anno la rassegna è supportata da una collaborazione d’eccezione, il Teatro Stabile di Torino, che per l’occasione ha ideato e curato una mostra virtuale, una story map, sul sito www.150pirandelloinpiemonte.it , che ripercorre quei luoghi e quegli eventi che hanno legato Pirandello al territorio piemontese. Grazie alle risorse fornite dal Centro Studi del Teatro Stabile e di alcuni enti partner quali RAI, Ecomuseo della Resistenza di Coazze, Polo bibliotecario di Scienze Umanistiche, è possibile tramite una mappa interattiva esplorare nel dettaglio aneddoti e informazioni curiose. Ad esempio è possibile scoprire che proprio a Torino si tennero le prime di spettacoli come “Il piacere dell’onestà” al Carignano e “Questa sera si recita a soggetto” al Teatro di Torino. L’intenzione del direttore artistico è quella di cercare di fare arrivare le tematiche di Pirandello, che sono ancora molto attuali ai giorni nostri, in modo non tradizionale, svecchiandole. A tale scopo, per attirare anche il pubblico più giovane, sul sito della mostra è possibile pubblicare su Instagram tutti gli scatti con hashtag #pirandello. Supportato da istituzioni pubbliche, da Fondazioni bancarie e in parte dai privati, il festival non dimentica la terra natìa di Pirandello ed è infatti sostenuto da attive collaborazioni con la città di Agrigento e di Porto Empedocle. Le dieci edizioni precedenti hanno consolidato sul territorio piemontese questa manifestazione culturale grazie anche alla presenza di compagnie teatrali ed ospiti eccellenti come Corrado Tedeschi, Leo Gullotta, Sebastiano Lo Monaco, Gipo Farassino, Mario Brusa, Diego Mingolla, Vetrano e Randisi, Riccardo Forte, Giovanni Moretti, Giovanni Mongiano e Mariella Lo Giudice, Carlo Simoni, Il Teatro delle Dieci.

Giuliana Prestipino

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