Primo giorno affollato per Librolandia, con lunghe code alle biglietterie e agli ingressi del Lingotto, file per i controlli con il metal detector e per gli accrediti. La prima giornata del Salone Internazionale del Salone del Libro di Torino ha visto il taglio del nastro alla presenza dei ministri Dario Franceschini e Valeria Fedeli e del presidente del Senato Pietro Grasso. Un inizio positivo per la XXX edizione, la prima dopo la rottura con Milano “Però ai abbassare la guardia, mi sono ripreso solo questa mattina vedendo le fila alle casse”, osserva il direttore dell’evento Nicola Lagioia. “L’augurio è che questi cinque giorni di passione per il libro uniscano Torino e il Paese al suo Salone” dice invece il presidente Massimo Bray. “Il Salone è la dimostrazione più bella, più evidente che Torino non solo è la città del libro ma una comunità che ha saputo lavorare per proteggere qualcosa che ritiene prezioso. Un vero e proprio pezzo della propria storia e della propria identità”. Questo il commento della sindaca Chiara Appendino, alla quale si associa il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, seppur all’insegna del suo motto “esageroma nen”: “Di inaugurazioni come questa ne ho già fatte tante, qualcuno potrebbe dire troppe, ma questa la vivo con particolare emozione, c’è stato uno scatto d’orgoglio di comunità che mi ricorda il periodo delle Olimpiadi. Ricordo mio nonno che quando giocavo a bocce diceva i punti si contano quando le bocce si fermano. Se il buongiorno si vede dal mattino, penso possa essere una bella giornata. Oggi pensare che a Torino in primavera non ci sia il Salone è come pensare allo skyline senza Mole”.
(foto: il Torinese)
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