Maffei tra Irlanda e Piemonte

Maura Maffei sta attraversando un periodo davvero felice della sua carriera di autrice. La scrittrice monferrina, casalese di adozione, registra proprio in questi giorni l’uscita del terzo libro della trilogia “Dietro la tenda”, ovvero “L’astuzia della volpe” (edito per Parallelo 45)che conclude la saga di due famiglie irlandesi nello scenario magnifico del Connemara, al tempo delle Leggi Penali, quando il piede dell’oppressore inglese calpestava il sacro suolo dell’Isola di Smeraldo. Nell’Irlanda, della cui storia e cultura è una profonda conoscitrice ed a cui è molto legata, Maura Maffei sviluppa le sue trame. Ma, sempre in questi giorni, sta portando a termine un altro romanzo che, pur prendendo spunto dalla lontana isola è ambientato per la maggior parte in Italia, o meglio a Casale ed in Monferrato. Nel coro dell’assemblea annuale di Santa Caterina Onlus, è stata la stessa autrice a parlare dell’uscita, a fine aprile di un libro incentrato sulla figura della marchesa Anna d’Alencon che avrà un ruolo in una vicenda storica realmente accaduta, quella di Gerald Fitzgerald, undicesimo conte di Kildare, unico erede al trono d’Irlanda, che fu costretto a fuggire in Europa dalle persecuzioni di Enrico VIII. Il giovane farà tappa a Casale e qui la sua vicenda si va ad intrecciare con quella di una stagione di passaggio per il Marchesato, dove il bastone di comando passerà dai Paleologo ai mantovani Gonzaga. Il libro, molto curato sotto l’aspetto storico, oltre che linguistico, ha un’ambientazione sia a Casale che a Crea per terminare a Curtatone, al Santuario della Beata Vergine delle Grazie, voluto verso la fine del quattordicesimo secolo da Francesco Gonzaga che là fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia di peste che aveva colpiti i mantovani. Il libro, edito per i tipi delle Edizioni della Goccia, verrà presentato ufficialmente, alle ore 17.30, presso Santa Caterina sabato 29 aprile, ed è prevista anche una sua presentazione a Curtatone il 28 maggio. E proprio questo libro, di cui sia l’autrice sia l’editore casalese Davide Indalezio (Edizioni La Goccia) fanno trapelare alcunchè né per quanto riguarda la trama, né tantomeno per quello che potrebbe essere il titolo, è ispiratore di un percorso di respiro anche europeo con un denominatore comune, quello delle radici dell’Europa cristiana. Il viaggio è quello percorso dal giovane nobile irlandese che parte, appunto, dalla lontana isola, approdando in Bretagna, che collega la Normandia da cui proveniva la marchesa d’Alencon, regista dell’ultimo periodo del marchesato ai tempi dei Paleologo (fu lei che, per ragione di stato e dinastia concesse la mano della figlia Margherita a Federico II Gionzaga) per giungere in Monferrato a Casale ed a Crea, il cui Sacro Monte è inserito nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. E si chiuderà proprio alle porte di Mantova in un Santuario che, come Crea, ha avuto il suo sviluppo proprio grazie alla famiglia dei Signori di Mantova, in quel di Curtatone, centro famoso anche perché nel Risorgimento, nella prima guerra di indipendenza, si consumò l’eroico sacrificio dei giovani studenti toscani (tra loro c’era anche quel Collodi poi diventato famoso come autore di Pinocchio) contro gli austriaci. Il primo passo è stato il protocollo d’intesa tra l’Unione dei comuni della Valcerrina, sul cui territorio insiste il Santuario di Crea, ed il Comune di Curtatone. E il 28 maggio nel centro mantovano ci saranno anche i rappresentanti dell’Unione per promuovere gli otto comuni che vi aderiscono. Ma questo è solo il primo passo, a breve ci si muoverà anche in direzione dell’Isola di Smeraldo. E tutto questo con il denominatore del racconto di Maura Maffei

Massimo Iaretti

 

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