In aula c’erano anche i genitori della vittima quando la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha confermato la condanna in primo grado a trent’anni per Michele Buoninconti, il vigile del fuoco di Costigliole d’Asti accusato di avere ucciso sua moglie, Elena Ceste. I legali di Buoninconti sono hanno criticato la scelta dei loro predecessori, del rito abbreviato, che non ha consentito di svolgere altri approfondimenti. Sostengono – scrive l’Ansa – che sul delitto si possono fare soltanto ipotesi, ma non è possibile dire come, quando, dove e in che modo la donna è stata uccisa. E non si può nemmeno dire se sia stato un delitto “premeditato, volontario, di impeto o di altro. A nostro avviso non si è trattato nemmeno di un omicidio”.
Recenti:
E’ stato arrestato in Spagna l’anarco-insurrezionalista spagnolo Gabriel Pombo Da Silva. Era stato condannato a due
Migliaia di Babbi Natale hanno colorato piazza Polonia e l’intera Città di Torino questa mattina per
La Regione Piemonte ha indetto una nuova selezione per sei posti di tirocinio curriculare o extracurriculare
Cade oggi Domenica 7 dicembre 2025 il tradizionale raduno benefico delle migliaia di Babbo Natale a
Il mercato del lavoro torinese mostra segnali di ripresa, con livelli occupazionali tornati ai valori precedenti
