La cosiddetta guerra del panino nelle mense scolastiche, fino ad oggi si era combattuta solo a colpi di carte bollate nei tribunali. Ora, invece, le vittime di questo conflitto che nasce dal diritto ormai sancito di consentire agli alunni di portarsi il pasto da casa anziché si usufruire della mensa, rischiano di essere le dipendenti delle ditte che svolgono il servizi mensa: il calo di lavoro dovuto ai molti bimbi che si portano pizza, merendine e panini da casa, sarebbe infatti tale da costringere le ditte che appaltano il servizio ad avviare esuberi tra i lavoratori. E’ il caso della Camst azienda che vedrebbe a rischio 26 persone, in larga parte donne. Si verifica poi un ulteriore problema evidenziato dalle stesse dipendenti durante un’audizione in Municipio. Poiché le pulizie dei locali dove mangiano i bambini che si portano il pasto da casa non spettano alle ditte ma a personale apposito (che però è carente) si verifica spesso che tali locali restino sporchi. Il provveditorato aveva promesso una cinquantina di addetti, per ora ne sono arrivati solo quattro
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