A FABIOLA TEDESCO LA “BORSA DI STUDIO DEL PUBBLICO” DE SONO

È la violinista Fabiola Tedesco la prima borsa di studio assegnata nella storia della De Sono mediante una campagna di raccolta fondi predisposta dall’Associazione in occasione dei propri concerti tra il 2013 e il 2016. Nata a Moncalieri nel 1997, si è diplomata giovanissima presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Sergio Lamberto e con il sostegno della De Sono si sta perfezionando in Austria presso il Voralberger Landeskonservatorium di Feldkirch. Già avviata in una carriera concertistica a livello internazionale, ha partecipato a masterclasses tenute da Vadim Brodsky, Uto Ughi e Tyoko Takezawa e per l’occasione suonerà insieme alla pianista Glenda Cantone, strumentista specializzata nell’accompagnamento pianistico. 

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Il programma della serata, che si svolge martedì 8 novembre 2016 alle 20.30 presso la sala del Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino, affronta un articolato viaggio all’interno del repertorio violinistico del primo Novecento. Si comincia con Thème et variations per violino e pianoforte di Olivier Messiaen, brano giovanile del grande compositore francese, datato 1932, costituito da cinque variazioni che sottopongono il tema a progressive accelerazioni. Di poco precedente – siamo nel 1924 – è invece la Sonata op. 27 n. 2 per violino solo di Eugène Ysaÿe, seconda Sonata di un gruppo di sei, ciascuna delle quali dedicata a un grande virtuoso del suo tempo, in cui il grande violinista belga cerca di confrontarsi con gli insuperati modelli bachiani per violino solo. La pagina successiva ci proietta negli Stati Uniti ed è opera di George Antheil, eccentrico compositore americano la cui opera oscilla tra le influenze più diverse, dalla musica per film al ragtime; la Sonata n. 2 per violino e pianoforte fu scritta nel 1923 e, a conferma delle bizzarrie che compaiono nella musica di questo autore, prevede nel finale l’impiego di un tamburo affidato al pianista. Chiude la serata la Sonata n. 2 per violino e pianoforte op. 94bis di Sergej Prokof’ev, pagina ormai entrata stabilmente nel repertorio di tutti i grandi violinisti, scritta nel 1942 nella sua formulazione originale per flauto e pianoforte e successivamente arrangiata per violino dallo stesso autore dietro richiesta del grande violinista David Oistrakh.

Il concerto, come di consueto, è a ingresso libero.

I concerti e le attività 2016-2017 sono rese possibili grazie al sostegno dei Soci, degli Amici e di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, FCA, Exor, Reale Mutua, Banca Patrimoni Sella, Sadem Arriva, Ersel, Buzzi Unicem.

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