Senso civico, non ci restano neppure più gli inglesi

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Giornate particolari. Anzi serate particolari. Lunedì verso le 19 porto il cane fuori costeggiando la recinzione del parco Michelotti. Serata tranquilla ed il traffico in lontananza. Ho il cane slegato e vedendo un uomo con un cane metto il guinzaglio al mio. Ma mi sbagliavo: l’uomo aveva solo sacchetti neri. E furtivo e con circospezione entra nel parco e  divelle parte della recinzione. Ovviamente non mi intrometto.  Dovevo? Martedì, stessa, ora al’l angolo del ponte della Graninglesi4 Madre una signora nella parte non asfaltata fa i suoi bisogni pulendosi diligentemente.  I passanti ” buttano ” l’occhio e proseguono.  Ovviamente non mi intrometto.  Dovevo? Ricordo la settimana prima dove in via Monferrato, stessa ora, non credo ai miei occhi.  Auto senza permesso apposito con motore acceso nello spazio per disabili.  Non ci credo perché la targa targa è inglese. In questo caso intervengo. Anche voi! Sconsolante….purtroppo tutto il mondo è paese. Dopo le mie insistenze spegne il motore  Si diceva: fermate il mondo voglio scendere?

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