STORIE DI CITTA’
di Patrizio Tosetto
Tutta una vita, in Corso Giulio Cesare 60, sono tutta una vita. Un po’ in anticipo vengo chiamato dal figlio Giancarlo Brunello, mi chiede se sono interessato a “conoscere questa Storia” …assolutamente si!
Mi ritrovo in un confortevole alloggio di una casa costruita negli anni 30 da un ebreo.Tavola apparecchiata e ospitale, mi trovo davanti due arzilli signori: Giuliana Covetti, classe 1928 e Bruno Covello, 1926 . Scrivere queste date fa un certo e positivo effetto. Allora, come mai vi siete sposati così presto? Parla Bruno: “mia madre è stata uccisa dai tedeschi il 26 aprile 1945. Dalla Grandi Motori in piazza Crispi partigiani e tedeschi si sono sparati. Io ero sappista ( partigiani di città ) era venuta per sincerarsi. L’hanno uccisa. Ci “parlavo” con giuliana e dopo un anno ci siamo sposati”. Ovviamente comunista, per oltre 40 anni operaio, di cui trenta alla Feroce ( Fiat ) MIrafiori meccanica. Prima alla Sima di via Cigna. “Lavoro..sì, tanto lavoro ma anche divertimento, mi piaceva ballare, andavo sopratutto al Lutrario ..la maggioranza delle “cose” in Barriera”. Giuliana : “anch’io ho sempre lavorato: sarta, portinaia e facevo le pulizie al San Paolo che aveva una sede in questo palazzo.Pensi che una volta ho trovato dei soldi che ho restituito prontamente con il sospetto che volevano vedere se ero una ladra”.
Poi il figlio bancario. Decenni in pensione vivendo dignitosamente. M’assento per una telefonata e dopo.. mi scappa: “Bruno ma non hai l’enfisema polmonare?” Sorride.. “che ti devo dire? non riesco proprio,,, e forse non voglio nemmeno.. e poi tra un po’ sono 90.. quello che è fatto e fatto.” 70 anni di qualche discussione ma di amore e di solidarietà.Sono queste le Storie piccole che nella loro quotidianità dimostrano la loro grandezza.
Patrizio Tosetto
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