Se i bambini lo desiderano hanno diritto di mangiare, durante l’orario della mensa scolastica, il panino portato da casa. Così ha deciso la Corte d’Appello del tribunale di Torino che, attraverso una sentenza, ordina al Comune e al ministero dell’Istruzione di organizzare un servizio ristorazione tale da permettere di pranzare a scuola anche a chi si porta il pranzo “al sacco”. La “lotta per il panino libero” era stata avviata da un gruppo di mamme due anni fa, che protestavano contro l’aumento del costo dei pasti. Secondo i legali delle famiglie i giudici hanno ora accertato il diritto dei cittadini di decidere se servirsi della refezione scolastica, oppure di dotare i propri figli del pasto preparato a casa. La sentenza giunge ad anno scolastico concluso ,ma potrebbe creare difficoltà alla ripresa delle lezioni a settembre. La sentenza stabilisce che durante l’orario della mensa venga garantita la presenza di personale educativo senza ulteriori costi per le famiglie.
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