Nuova "cura dimagrante" in arrivo per i tribunali piemontesi. Saranno solo quattro?

C’è una voce ricorrente che il ministero della Giustizia intenderebbe avviare una ulteriore revisione delle circoscrizioni giudiziarie che porterebbe ad una nuova diminuzione degli uffici, di pari passo con il potenziamento – ancora tutto da venire in realtà – del processo telematico

tribunale

E’ in arrivo una nuova “cura dimagrante” per gli uffici giudiziari piemontesi. A partire dal 13 settembre del 2013 c’era stata una prima potatura per i Tribunali subalpini. In pratica oltre a Torino erano rimasti in esercizio gli uffici nei capoluoghi di provincia e di Ivrea, con la messa a riposo di realtà importanti come Alba, Casale Monferrato Saluzzo e, nella città metropolitana, Pinerolo, senza contare le sezioni staccate (come Susa) che sono praticamente sparite in tutto il territorio nazionale. Ma c’è una voce ricorrente che il ministero della Giustizia intenderebbe avviare una ulteriore revisione delle circoscrizioni giudiziarie che porterebbe ad una nuova diminuzione degli uffici, di pari passo con il potenziamento – ancora tutto da venire in realtà – del processo telematico. Di questo se ne parla, sia pure a bassa voce negli ambienti forensi ma di certo non c’è nulla. Un’ipotesi raccolta – ma il condizionale è totalmente d’obbligo – parlerebbe di quattro tribunali in regione, Torino, Cuneo, di un accorpamento di Verbania, Vercelli e Biella su Novara (ma vi è anche chi parla, sempre sottovoce di Biella con Ivrea) e di Alessandria con Asti, quasi a compensare la seconda del ridotto ruolo dell’istituzione provincia con il fatto che ha un palazzo di giustizia più recente di quello alessandrino. Il grido d’allarme, però, parte da Vercelli, dove i componenti del gruppo civico Cambia Vercelli (Aissotou Badij, Paolo Campaminosi, Emanuele Caradonna, Donatella Capra e Sara Vinci) hanno presentato un’interrogazione al sindaco Maura Forte a riguardo. Nella città eusebiana, che ha visto nel 2013 l’accrescimento della circoscrizione giudiziaria assorbendo quello che era il Tribunale di Casale Monferrato, c’è però un ulteriore problema, tutto strutturale. Si tratta dello stato di vetustà degli uffici del Tribunale nella loro attuale sede che rende necessario un intervento di manutenzione straordinaria con ristrutturazione parziale di alcuni locali per garantire la completa agibilità in sicurezza di tutto l’edificio. Di qui la richiesta al sindaco se sia a conoscenza del progetto e se non intanda promuovere un incontro con i sindaci della Provincia per concordare iniziative condivise presso il Governo. Della questione si interesserà anche, con un’analoga interrogazione al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il senatore torinese Enrico Buemi, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama. Forse potrà essere questa l’occasione per capire quali siano gli intendimenti governativi in una materia che è sempre molto delicata qual è la giustizia e capire se tutto va nella direzione di Torino e di pochi altri centri, senza contare quello che potrà essere il futuro del Tribunale di Ivrea, “miracolato”, è il caso di dirlo, tre anni orsono

Massimo Iaretti

(foto: il Torinese)

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