Lo storico settecentesco Thesauro sosteneva che la città venne fondata dal fratello di Osiride e porterebbe con sé il marchio indelebile della Terra di Kemet.
C’è un altro legame tra Torino e l’Egitto dei Faraoni oltre al Museo che è il secondo al mondo in materia dopo quello de Il Cairo ? Parrebbe di si, almeno a sentire, lo storico settecentesco Thesauro che sosteneva come la città venne fondata dal fratello di Osiride e porterebbe con sé il marchio indelebile della Terra di Kemet. Il mitico re egizio si fermò, ovviamente sempre secondo questa lettura della storia, dove un fiume gli ricordava il Nilo e fondò una colonia. Di qui il titolo della conferenza “Torino capitale dell’Egitto ? “ che si terrà sabato 9 aprile, alle ore 21, nel salone comunale di Sciolze in via Roma 2. L’argomento sarà al centro dell’intervento di Libero Pierpaolo Manetti della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti la cui risposta affermativa non si baserà su improbabili miti ma su solide realtà, in particolare il ruolo che Torino ha ricoperto da sempre nella salvaguardia del patrimonio storico ed archeologico dell’Egitto. L’evento sarà a cura delle associazioni Montaldo Cultura e Sapori di Sciolze che vede la collaborazione tra i due sodalizi di paesi diversi con l’organizzazione di una prima conferenza cui seguiranno altri momenti in alternanza tra i due territori
Massimo Iaretti
(Foto: il Torinese)