Il Piemonte vara i "semafori antismog", quattro codici contro l'inquinamento

smog regione“Il protocollo – ha precisato Chiamparino – rappresenta la base minima da seguire per evitare decisioni a macchia di leopardo, e nessuno vieta alle singole amministrazioni di stabilire misure più consistenti”

 

Arrivano sotto la Mole e in  tutto il Piemonte i semafori contro lo smog, ovvero quattro codici che vanno dal giallo al rosso vivo, corrispondenti a sforamenti crescenti nei limiti ammessi di Pm10. Saranno  in grado di indicare quali misure adottare. La decisione è stata assunta nel corso del Tavolo sullo smog convocato a Torino dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Non si tratterà di provvedimenti imposti, ma lasciati alla discrezione dei sindaci. I Comuni hanno concordato di volerli adottare. La Regione coinvolgerà anche  i siti meteo delle tv locali, in modo che segnalino il livello di smog.

 

 Il colore giallo segnala  il blocco dei veicoli Euro 3, la diminuzione di un grado del riscaldamento degli edifici pubblici, il divieto di bruciare scarti vegetali, di usare caminetti aperti, di spargere letame. Con l’arancione, blocco degli Euro 4 e un ulteriore calo di un grado di riscaldamento. Con il rosso cinabro (che era, tra l’altro il colore delle Olimpiadi invernali), blocco totale dei diesel e limite di velocità a 90 km/h. Infine, il rosso vivo:  stop alle auto private nei giorni feriali in aree urbane, blocco totale nelle extraurbane, e bus gratuiti.

 

“Il protocollo – ha precisato Chiamparino – rappresenta la base minima da seguire per evitare decisioni a macchia di leopardo, e nessuno vieta alle singole amministrazioni di stabilire misure più consistenti. Nei prossimi giorni verranno messi a punto i dettagli a livello tecnico. Per facilitarne la diffusione chiediamo alla tv piemontesi di segnalare l’eventuale applicazione di queste gradazioni durante le previsioni del tempo. I dati di lungo periodo – ha aggiunto – mostrano che il Piemonte è in miglioramento da 15 anni. Stiamo gradualmente rientrando nelle medie, e questo si deve soprattutto alle azioni strutturali che sono state realizzate”.

 

(foto: www.regione.piemonte.it)

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