Il centrodestra sulla sicurezza: "Un diritto e un bene pubblico"

ARCHITETTURAInvestire sulla sicurezza urbana è un dovere per la futura amministrazione: dal decoro alla pulizia fino al contrasto all’abusivismo commerciale e ai fumi inquinanti, dalla chiusura del suk al rispetto dei regolamenti

 

“Il nostro obiettivo è creare le condizioni perché i torinesi si sentano nuovamente all’interno di una comunità ovvero il luogo nel quale si contribuisce ad uno scopo comune, in cui ci si aiuta reciprocamente, in cui si condividono e si rafforzano i propri valori, in cui ci si sente parte di un gruppo e non ci si senta isolati, in cui si possano esprimere liberamente le proprie idee, in cui si difenda la propria cultura”. E’ il commento dei rappresentanti del centrodestra a Palazzo Civico sul tema della sicurezza, in vista della competizione elettorale per le Comunali. Dice il capogruppo di Forza Italia, Andrea Tronzano: “La sicurezza è un bene pubblico ed è un diritto. E’ sufficiente leggere i giornali dell’ultimo mese per capire che gli oltre 200 articoli attinenti i reati predatori, furti scippi borseggi aggressioni e altro, dimostrano una realtà che non è il centrodestra ad inventare. In più, nei recenti dati del Sole24Ore, Torino risulta al penultimo posto su 108 Città per l’ordine pubblico. Insomma, investire sulla sicurezza urbana è un dovere per la futura amministrazione: dal decoro alla pulizia fino al contrasto all’abusivismo commerciale e ai fumi inquinanti, dalla chiusura del suk al rispetto dei regolamenti. Un ruolo importante lo dovranno avere il messaggio politico, che proviene dal Sindaco, e l’azione della polizia locale purchè sia formata, tutelata dal Sindaco e dal Comando, garantita dalla modifica della legge nazionale.”

 

IL COMUNICATO DEL CENTRODESTRA: LA SICUREZZA E’ UN DIRITTO ED E’ BENE PUBBLICO

 

Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia: la sicurezza è uno dei capisaldi del nostro programma. Nel piano Torino Metropoli 2025 la parola “sicurezza urbana”  non viene citata neanche una volta. Crediamo si debba riflettere su questo dato.

 

Il nostro obiettivo è creare le condizioni perché i torinesi si sentano nuovamente all’interno di una comunità ovvero il luogo nel quale si contribuisce ad uno scopo comune, in cui ci si aiuta reciprocamente, in cui si condividono e si rafforzano i propri valori, in cui ci si sente parte di un gruppo e non ci si senta isolati, in cui si possano esprimere liberamente le proprie idee, in cui si difenda la propria cultura.

 

È necessario un atteggiamento pragmatico e culturalmente orientato, che consenta di comprendere che la paura dei cittadini non è una invenzione ed ha delle ragioni che la alimentano ed intervenire sulle cause per aiutare a ritrovare serenità e certezze.

 

Innanzitutto i dati. Torino è al 107° posto su 108 Città nella classifica delle Città più insicure in Italia. Scippi e borseggi, furti in casa, rapine e truffe sono ormai all’ordine del giorno e se questi fenomeni non vengono contrastati si acuisce il senso di insicurezza.

 

Le ragioni sono più di una, tra queste sicuramente: la diminuzione degli esercizi commerciali di vicinato, la diminuzione della capacità economica della famiglia (i dati sentenziano che su ogni famiglia pesa il 68% di tasse imposte accise canoni ed a Torino solo di imposte e tasse ogni torinese paga circa 100 euro al mese), la presenza sempre più numerosa di persone anziane fragili rispetto ai contesti in cui vivono, la presenza di stranieri concentrati in alcune strade e quartieri che accresce il senso di non appartenenza e non identificazione, la presenza di aree dismesse o degradate, le azioni della microcriminalità percepite dai cittadini in modo molto più profondo della grande criminalità e della criminalità organizzata.

 

Ricostruire la fiducia nelle Istituzioni e nei rapporti tra i cittadini è il nostro scopo. Le istituzioni devono proteggere i cittadini che a loro volta diventeranno motori di sicurezza. Dobbiamo porre fine a quell’aria di indulgenza che sembra accettare l’illegalità

 

La sicurezza urbana è un bene pubblico da tutelare attraverso il rispetto delle norme di convivenza civile, la vivibilità dei centri urbani, il rafforzamento della percezione di sicurezza.


Per fare un esempio, a Torino, dove tra l’altro la popolazione è particolarmente anziana (25,2% oltre i 65 anni e l’età media che si alza di un anno nel periodo 2002/2015 a 45,9 anni), solo l’1% delle sanzioni vengono elevate per violazione ai regolamenti che dovrebbero essere lo strumento con il quale si garantisce la convivenza tra i molteplici interessi di una metropoli.

 

In questi ambiti il Sindaco può e deve fare molto:

Indirizzi chiari sulla sicurezza urbana
Recupero aree degradate
Formazione e investimenti su Polizia Locale
Contrasto all’abusivismo
Tutela della proprietà privata e pubblica
Colpire i comportamenti incivili
Coordinamento tra politiche urbanistiche, sociali, mobilità e tutela della salute
Regole uguali per tutti
Incentivare i sistemi di sicurezza integrati tra gli organi preposti e tra pubblico e privato
Sviluppare un rapporto di collaborazione con le associazioni, i commercianti, le imprese, il volontariato, le università, i ricercatori, financo istituire la figura del cittadino “vigile osservatore” o “poliziotto osservatore” con la possibilità di riferire fatti delittuosi senza l’obbligo di comparire davanti al Giudice. Dare loro la certezza di essere protetti.
Disciplina per l’autorizzazione alla costruzione di moschee e controllo delle autorità religiose al fine di prevenire infiltrazioni terroristiche
Rimozione dei campi nomadi
Una buona visibilità sugli spazi pubblici e una corretta illuminazione
Nel quartiere la presenza di traffico, ancorché limitato, e una rete di sentieri e piste ciclabili ben individuate e illuminate serve a evitare l’isolamento
Una buona manutenzione, la pulizia regolare e la rimozione immediata dei rifiuti sono elementi fondamentali
La presenza delle Forze dell’ordine, specie del Vigile di Quartiere, aumenta il senso di sicurezza dei residenti
Riparare rapidamente i danni sia agli edifici sia all’arredo urbano riduce gli ulteriori danni dovuti ad attacchi successivi
Investire sulla sicurezza, anche per incrementare e rinnovare gli strumenti in dotazione alle Polizia Locali, estendere l’orario di presenza della Polizia Locale.
Attenzione all’inquinamento ambientale e interventi tempestivi
Insegnamento dell’educazione civica sin dalle scuole primarie

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