Era stata proprio la maestra Riva a scrivere a Mattarella, dopo la sua visita ufficiale dello scorso 31 ottobre a Forno di Coazze
Quando, lo scorso 31 dicembre, la maestra Maria Riva, 91enne staffetta partigiana, ha ricevuto la busta con il sigillo della Presidenza della Repubblica, non poteva credere ai suoi occhi. La busta conteneva infatti una lettera scritta a mano dal presidente Sergio Mattarella in persona che, con la sua calligrafia veloce, difficile da comprendere al primo colpo, ringrazia Maria per il suo impegno affinché la memoria della Resistenza in Val Sangone non vada persa. Era stata proprio la maestra Riva a scrivere a Mattarella, dopo la sua visita ufficiale dello scorso 31 ottobre a Forno di Coazze: “Volevo segnalargli che, purtroppo, a causa del poco tempo a disposizione, non eravamo stati in grado di affiggere la targa fuori dalla chiesa di San Giuseppe di Forno (che ricorda l’importante ruolo ricoperto da questo luogo di culto, durante la guerra civile del ’43- ’45, ndr) prima del suo arrivo, ma che, comunque, essa è stata inaugurata il 15 novembre” spiega, ancora emozionata, Maria Riva. Il presidente, dopo essersi scusato per non avere risposto tempestivamente alla missiva, a causa di alcuni impegni all’estero, ha poi sottolineato il suo “grande apprezzamento” per l’opera che la signora Riva svolge per “onorare la memoria dei caduti per la Libertà”. Con gioia fanciullesca, Maria Riva ha poi concluso: “Gli risponderò senz’altro, ringraziandolo per la sua gentilezza e, inoltre, credo proprio che farò incorniciare la sua lettera e che la appenderò in casa mia”.
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