OSPEDALE UNICO TO5, SAITTA: “POSTE OGGI LE BASI"

LETTO OSPEDALE

GIUNGERE RAPIDAMENTE AL PROTOCOLLO D’INTESA. DI GRANDE RILEVANZA LA CONDIVISIONE DA PARTE DEI 40 SINDACI DELL’ASL

 

“Oggi sono stati compiuti alcuni importanti passi nel percorso che porterà alla realizzazione del nuovo ospedale unico dell’ASL TO5. Entro poche settimane condivideremo e firmeremo un protocollo d’intesa e la Regione fisserà i criteri in base ai quali procedere all’individuazione dell’area. Il nuovo ospedale, dunque, non è una semplice suggestione, ma un orizzonte concreto. Considero un dato politicamente e culturalmente molto rilevante il fatto che i 40 sindaci dell’ASL TO5 siano del tutto concordi nulla necessità di superare gli attuali presidi ospedalieri di Moncalieri, Chieri e Carmagnola (che presentano forti diseconomie e significativi costi di manutenzione) per realizzare una nuova struttura moderna ed efficiente”: è quanto dichiarato dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta in occasione di una riunione operativa con i Sindaci di Moncalieri, Paolo Montagna, di Chieri, Claudio Martano, e di Carmagnola, Silvia Testa. Erano presenti il Direttore Generale dell’ASLTO5 Massimo Uberti, i direttori amministrativo Massimo Corona e sanitario Luciano Bernini, la responsabile regionale dell’edilizia sanitaria Maria Luisa Tabasso e la responsabile regionale della rete ospedaliera Emanuela Zandonà.

 

“Entro la fine dell’anno dobbiamo predisporre il programma regionale di edilizia sanitaria che è lo strumento fondamentale per poter chiedere risorse al Governo. Dopo il recepimento degli atti aziendali, e alla luce dell’accelerazione che nelle ultime settimane si è registrata nel VCO dove verrà presto firmato il protocollo d’intesa per l’ospedale unico destinato a superare gli attuali due DEA, si sono create le condizioni per avviare concretamente il percorso per il nuovo ospedale della TO5”. Saitta garantisce che “tra pochi giorni la Regione predisporrà uno schema di protocollo d’intesa e definiremo i criteri per individuare la localizzazione. Infatti, la nuova struttura dovrà necessariamente essere baricentrica rispetto all’ampio territorio dell’Asl sia in termini di distanze sia in termini di distribuzione della popolazione; dovrà essere agevolmente raggiungibile dai cittadini e dovrà trattarsi di area velocemente cantierabile evitando complessi e lunghi passaggi burocratici. Definiti i criteri, procederemo all’individuazione dell’area più idonea d’intesa con la rappresentanza dei sindaci dell’ASL. In questo modo avremo posto le basi che ci consentiranno nei primi mesi del 2016 di realizzare lo studio di fattibilità per poi mettere a gara la progettazione, la realizzazione e la gestione della nuova struttura (coinvolgendo anche i privati). Contestualmente a tutto ciò le amministrazioni locali dovranno assumersi l’impegno di provvedere alle varianti di piano indispensabili per procedere all’alienazione dei vecchi ospedali, così da recuperare risorse da destinare sia alla realizzazione della nuova struttura sia ad investimenti successivi nei servizi territoriali”.

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