Lettera a un amore mai nato

Vagavamo con aria serissima per la città al tramonto come due soldati che si tengono per mano, in silenzio, così, con qualche occhiata complice, come se ci conoscessimo da una vita

 

 

cuore coppia amoreCiao amore mai-nato, quanto ci saremmo divertiti insieme. Quante cose avremmo potuto fare se solo quel giorno anzichè camminare e guardarti di striscio ti avessi afferrato e tirato giu dal pullman in cui ti avevo occhieggiato per baciarti davanti a tutti, una scena proprio tanto da film.

 

Avremmo preso insieme un enorme gelato di quelli con la panna le nocciole e anche i marshmallows, e pure il cacao, ho deciso così. Io potevo sbrodolarmi tanto ero vestita di nero-ma no che triste il nero, facciamo che ero vestita di blu- e tu facevi finta di non vedere le ditine appiccicose e la faccia piena di cioccolato.

 

Vagavamo con aria serissima per la città al tramonto come due soldati che si tengono per mano, in silenzio, così, con qualche occhiata complice, come se ci conoscessimo da una vita. E gli altri pensavano “che coppia” lei tutta impettita nel suo metro e cinquanta la coda biondissima e la faccia piena di gelato e lui invece così alto e rosso di capelli e la faccia serissima. Sembrano felici però a vederli da qui.

 

E la cosa bella è che noi eravamo veramente felici, il sorriso non ci serviva a niente, avevamo uno scopo, ed era camminare allacciati sconosciuti e innamorati, senza fermarci mai.

 

Federica Billone

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