Il disavanzo che si è creato (alcuni parlano addirittura di 20 miliardi, ma almeno 10 ci sono tutti) sta creando seri problemi di bilancio. E le Regioni, prima o poi dovranno pagare
Il ministero del Tesoro parla di “uso distorto” dei debiti arretrati da parte di molte regioni, Piemonte compreso. Il disavanzo che si è creato in questo modo (alcuni parlano addirittura di 20 miliardi, ma almeno 10 ci sono tutti) sta creando seri problemi di bilancio. E le Regioni, prima o poi dovranno pagare. Il presidente delle Regioni e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, era stato nominato “commissario di se stesso”, un escamotage studiato per consentire il pagamento dei debiti in modo regolare. Proprio questa “trovata”, che Cota non aveva pensato, dovrebbe mettere al riparo il Piemonte da brutte sorprese. Al Corriere della Sera Chiamparino dichiara che ha dovuto alzare le tasse in Piemonte per “evitare il default regionale” e pagare i debiti pregressi, senza incolpare direttamente della situazione il predecessore Roberto Cota: le interpretazioni dei conti, si sa , spesso sono creative e non esiste una verità unica per impiegare le risorse in un modo o nell’altro. Fatto sta che la Consulta nel mese di luglio, ha dichiarato illegittimo l’impiego di 1 miliardo e rotti della Cassa depositi e prestiti che la Giunta Cota aveva impiegato per tamponare le falle dei conti. Il Governo ora necessita di una soluzione contabile che consenta di ripianare il buco – anzi, la voragine- che si sta creando. Il Tesoro ha bisogno di 25 miliardi e li prenderà applicando tagli alle Regioni. Ancora qualche giorno di ferie per Chiamparino e poi l’incontro a Roma che, si spera, possa essere risolutivo per la situazione delle casse regionali.
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