Messa solenne celebrata su un palco di 200 metri quadrati, “presidiato” da 400 sacerdoti, un coro di 200 componenti a un’orchestra di cinquanta elementi
Bicentenario di Don Bosco, ultimo atto. Dopo i momenti clou della visita di papa Francesco e dell’Ostensione della Sindone è la volta del Movimento giovanile salesiano che, nel paese che ha dato i natali al santo, Castelnuovo don Bosco, chiude i festeggiamenti. Dal 6 al 16 agosto si sono tenute a Torino alcune importanti manifestazioni salesiane. Fino al 9 il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice al Pala Ruffini, con momenti di spettacolo, preghiera e riflessione. Dal 10 al 14 si è svolto invece l’incontro mondiale del Movimento Giovanile Salesiano, mentre al Colle Don Bosco il 15 e il 16 la cerimonia conclusiva per le celebrazioni del Bicentenario. Con la santa messa officiata dal Rettore Maggiore dei salesiani, Angel Fernandez Artime, all’ incirca 10.000 persone hanno dato il proprio saluto al santo sociale più amato tra tutti. Una colonna di autobus ha raccolto i circa 5000 giovani che hanno soggiornato a Torino nelle case salesiane dislocate sotto la Mole per raggiungere Castelnuovo don Bosco dove nel pomeriggio a piedi hanno raggiunto colle don Bosco, visitando i luoghi dell’infanzia del fondatore dei salesiani e hanno dormito in tenda sulle colline. Infine la messa solenne celebrata su un palco di 200 metri quadrati, “presidiato” da 400 sacerdoti, un coro di 200 componenti a un’orchestra di cinquanta elementi. Poi il pranzo e l’addio al Piemonte.
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