L’occasione è di una di quelle di particolare interesse umanitario, essendo rivolta a coinvolgere artisti particolarmente sensibili nel sostenere le operazioni e i progetti di Madian Orizzonti, la onlus dei religiosi Camilliani di Torino, che segue nei Paesi più poveri e disastrati del mondo una serie di progetti importanti
Atteso concerto questa sera, lunedì 25 maggio, di Franco Battiato al teatro Alfieri, il primo dopo il suo settantesimo compleanno e dopo l’incidente del 17 marzo scorso al teatro Petruzzelli di Bari. L’occasione è di una di quelle di particolare interesse umanitario, essendo rivolta a coinvolgere artisti particolarmente sensibili nel sostenere le operazioni e i progetti di Madian Orizzonti, la onlus dei religiosi Camilliani di Torino, che segue nei Paesi più poveri e disastrati del mondo una serie di progetti importanti. Dopo il concerto di Paolo Conte nell’aprile 2013 e quello di Giorgio Conte nel febbraio 2014 e l’intervento degli attori Franco Neri nello spot del 5 per mille e di Stefano Chiodaroli per lo spot dell’sms solidale, ora è la volta dell’artista siciliano in un concerto patrocinato anche dal Comune di Torino.
La Comunità Madian, nata nel lontano settembre 1979, per iniziativa dei padri Adolfo Porro e Antonio Menegon, ha accolto dall’inizio fino al 1984 i senza fissa dimora, dall’84 al ’90 gli immigrati provenienti essenzialmente dal Marocco e dall’Albania, e dal ’91 al 2001 i minori stranieri. Il ricavato del concerto di Battiato sarà destinato al terzo villaggio che Madian Orizzonti sta costruendo per i senzatetto di Port au Prince, distrutta dal terremoto nel 2010. L‘idea di costruzione dei villaggi è nata dalla constatazione che, a quasi cinque anni dal terremoto, che ha causato più di 250 mila vittime, tantissime famiglie vivono ancora nelle tendopoli e altrettante lungo i margii delle strade.
Dopo aver completato i primi due villaggi Vilaj Lajwa e Vilaj Lavi, rispettivamente Villaggio della Gioia e Villaggio della Speranza, si è deciso di costruirne un terzo e di chiamarlo Vilaj de la Paix in onore di Franco Battiato, autore dell’album Caffè de la Paix, uscito nel 1993, e votato come miglior disco dell’anno nell’anno del referendum di Musica e Dischi. Il nome di questo villaggio vuole essere un auspicio per una terra martoriata da continue catastrofi e pervasa da un’ondata di violenze, rapine e assalti, che hanno colpito soprattutto religiosi e religiose presenti nella capitale.
Mara Martellotta
Info: 011539045.
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