Si è chiuso ieri sera con un grande successo di pubblico e il premio della giuria Torno 32, presieduta dal regista Ferzan Ozpetek, che va a “Mange tes Morts” di Jean-Charles Hue
Un’edizione che conferma anche quest’anno ottimi risultati, spiega Emanuela Martini, Direttore del TFF32, benché le sale quest’anno scarseggiassero a causa del taglio di ben 200,000 euro di cui si è reso noto solo negli ultimi mesi e che ha costretto i vertici del festival a lasciare fuori dal circuito delle sale il cinema Lux, poiché il programma era già stato completato. Il cinema Massimo e il Reposi, con il Classico destinato alle proiezioni per la stampa, hanno fatto del loro meglio, ma era impossibile evitare le lunghe code che si sono puntualmente verificate nel primo weekend di proiezioni, così come anche durante la settimana. Un successo, conferma Martini, dato anche dal fatto che la percentuale di accrediti stampa e professionali sia aumentata del 5 %, di certo si prenderanno provvedimenti per il prossimo anno, per non lasciare a bocca asciutta il pubblico che ha tentato invano di entrare ad alcune proiezioni.
Un grande traguardo anche quest’anno sui cui si dovrà riflettere e lavorare per l’edizione 2015, Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema, si è già sbilanciato, spiegando che il prossimo anno aumenteranno le sale, ma si ridurrà il programma. Insomma, si preannunciano altri tempi di magra, ma almeno per il 2015 il festival è salvo. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il TFF è per Torino una grande occasione di visibilità oltre che di turismo e c’è da sperare che con Expo 2015 e l’edizione TFF33 che si svolgerà dal 20 al 28 novembre 2015 i numeri non possano che incrementarsi.
Un festival di ottimi film più che di divi e glamour, come si è detto nei giorni scorsi, che i media nazionali hanno erroneamente snobbato, ma che ha dalla sua la capacità di attrarre nomi importanti come Argento che ha presentato la copia restaurata di “Profonfo Rosso” per celebrare i quarant’anni della pellicola, oltre che a Bruno Bozzetto che ha ricevuto il Premio Prolo, e poi Temple, Bier, Placido, Ozpetek. Non ultimo Virzì che ha allietato il pubblico con il sold out delle proiezioni della sezione da lui curata, “Diritti & Rovesci” di cui il film documentario di Costanza Quatriglio, “Triangle” ha ricevuto il premio Cipputi. Grande rivelazione con tripudio di premi “For some Inexplicable Reason” dell’ungherese Gabor Reisz che racconta le vicissitudini di un bamboccione ungherese alle prese con l’età adulta. Il film è stato apprezzato dal pubblico, aggiudicandosi un premio, oltre che il premio speciale della giuria e quello della scuola Holden, della Fondazione Sandretto, nonché il premio Achille Valdata.
Un premio speciale va a Emanuela Martini che ha diretto molto bene il festival con un programma in cui quest’anno spiccavano molti horror e una retrospettiva per il secondo anno dedicata alla New Hollywood che ha registrato, come già l’anno scorso, il pienone. Non resta che attendere il prossimo anno per scoprire chi sarà il nuovo Guest Director che a detta della Martini, questa volta, sarà straniero.
(Foto: il Torinese)
Cristina Colet
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