I giudici: “E’ nostro compito valutare le condotte, non le idee. Può piacere o no, ma l’opera è stata deliberata dallo Stato”
La richiesta dell’accusa è di quattro condanne a nove anni e mezzo di carcere per reati diversi, per gli anarchici No Tav imputati. La richiesta è avvenuta dopo la dura requisitoria della pubblica accusa al processo che si svolge nell’aula bunker delle Vallette contro i quattro giovani no tav accusati di terrorismo. Secondo i giudici l’attacco del 2013 al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte fu “una aggressione alla personalità dello Stato. E’ nostro compito valutare le condotte, non le idee. Può piacere o no, ma l’opera è stata deliberata dallo Stato. E quella notte, con quelle condotte, sono state attaccate scelte e interessi fondamentali dello Stato”, così il pm Antonio Rinaudo e il collega Andrea Padalino. I giudici hanno anche affermato che nella notte dell’assalto esistevano tre gruppi di attacco organizzati.
(Foto: il Torinese)
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