I magistrati contestano il reato di “concorso in omicidio volontario premeditato con l’aggravante dei futili motivi”
Dopo 6 mesi la procura ha chiuso le indagini sulla strage di Caselle avvenuta lo scorso 3 gennaio.
Accusati dell’efferato triplice omicidio l’ex colf che prestava servizio nella cvasa della famiglia massacrata, Dorotea De Pippo, e il marito, Giorgio Palmieri.
Persero la vita Claudio Allione, la moglie Mariangela Greggio e la suocera Emilia Dall’Orto. I magistrati contestano il reato di “concorso in omicidio volontario premeditato con l’aggravante dei futili motivi”.
Per l’accusa i due, pur con ruoli diversi,(l’autore materiale dei delitti è stato l’uomo) avrebbero agito per soldi e vendetta dopo che la De Pippo era stata licenziata dalla famiglia Allione.
La donna ha sempre negato il proprio coinvolgimento nella mattanza.
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