Ponzano Monferrato è un piccolissimo comune monferrino che appartiene alla Valcerrina ed ha sul proprio territorio non uno, ma due, riconoscimenti Unesco. Uno gli derivata dal Sacro Monte di Crea, inserito nei circuito dei Sacri Monti e percorsi devozionali piemontesi e lombardi, l’altro per i Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, Langhe – Roero e Monferrato
E sul territorio del capoluogo Ponzano e della frazione, Salabue, che un tempo era comuna a sé stante, ci sono giardini bellissimi, che si potrebbero chiamare benissimo “giardini nascosti”, non per qualche strana alchimia ma perché proprietà privata e come tali aperti solo per gentil concessione dei loro Signori. Il breve viaggio alla loro scoperta parte dal Parco del Castello Cavallero. Il complesso situato su un’altura dominante l’abitato di Ponzano, è documentato per la prima volta nel diploma del 1014 con cui Arrigo il santo fece dono del territorio alla chiesa di Vercelli, mentre a partire dal 1020 il complesso, identificato da alcuni studiosi come ricetto, fu
feudo di alcune famiglie nobili. La presenza di giardini è attestata da un atto del 1588, non vi sono invece notizie sulla fisionomia del giardino antistante il fabbricato. Risale a fine XIX secolo la realizzazione del giardino sviluppato sul versante collinare posto a oriente del castello, caratterizzato da una serie di sentieri delimitati da siepi di bosso. L’originale soluzione di giardino su scarpata, unico nella zona del Monferrato Casalese è attestato da due giardini biellesi. Tra le piante c’è da segnalare quella cara al Maresciallo d’Italia Ugo Cavallero che, nelle ore libere, amava passare il tempo alla sua ombra.
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Nella frazione Salabue c’è invece un secondo Castello la cui origine, come complesso, è documentata per la prima volta nel 1349 quanto il Marchese del Monferrato investì Tommaso di Setaria del castro, villa e consorti di Ponzano e Salabue. Alla famiglia Cozio (conti di Salabue i cui eredi ne detengono attualmente la proprietà), si devono importanti modifiche che trasformarono l’antico Palazzo in residenza di rappresentanza e si presume che in questo periodo venne realizzato il giardino pensile posto a livello del piano nobile dal quale era possibile accedere al matroneo della chiesa per assistere alle messe e fu realizzato il parco paesaggistico sul versante collinare. Nel 1935 venne acquistato dai Davico e nel 1948 si provvide alla nuova sistemazione del giardino pensile, caratterizzato da un impianto formale, costituito da aiuole geometriche
delimitate da siepi di bosso con numerose piante di rose, disposte attorno ad un antico pozzo in pietra. Il Giardino della Dimora Il Sagittario domina la vallata che separa il paese di Ponzano dal Sacro Monte di Crea. Edificata nella seconda metà del XVIII secolo fu dotata di una piccola chiesa (era il 1783) dedicata a San Bernardo, circondata da una ampia superficie a giardino di cui non si conoscono le caratteristiche dell’impianto originario. Un pergolato di glicine e rose chiude il giardino creando un piacevole passaggio. Nell’area antistante la residenza vi sono antichi esemplari arborei, alcuni dei quali – probabilmente – risalgono all’epoca della fondazione dell’edificio: un cedro del Libano, un ulivo, un faggio rosso.
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Massimo Iaretti