Il picco dell’influenza e il fatto che spesso i sostituti dei medici di famiglia, (questi ultimi in vacanza) spesso non sono graditi ai pazienti e il gioco è fatto: pronto soccorso intasati negli ospedali torinesi, dalle Molinette al Mauriziano. E come se non bastasse c’è anche l’incubo meningite, una psicosi collettiva amplificata dai mezzi di informazione. Centinaia di persone con semplici febriciattole si precipitano in ospedale temendo il peggio. Tante le barelle messe nelle sale d’attesa, i familiari dei malati seduti sulle scale. E gli infermieri e i medici che fanno turni massacranti. A Torino non ci sono casi di meningite, anche se alle Molinette c’è un sospetto malato di Tbc che sta tenendo impegnato diverso personale. In quasi tutti gli ospedali si verifica il problema della mancanza di barelle tutte occupate e disposte nelle sale e nei corridoi. Visto il sovraffollamento di parenti, alle Molinette si è pensato persino di aprire l’aula magna, ma non era riscaldata. In ogni pronto soccorso la media è di 200 passaggi giornalieri. Una emergenza nell’emergenza: l’invecchiamento della popolazione torinese fa sì che questa situazione peggiori di anno in anno.
(foto: il Torinese)