In Twice the First Time Napoleon Maddox, artista di Cincinnati, compositore, rapper, beat boxer e produttore, mette in scena e racconta la storia vera delle sue prozie, le gemelle siamesi Millie- Christine McKoy
- NAPOLEON MADDOX “TWICE THE FIRST TIME” – ORE 17.30 – PICCOLO REGIO
- “ULTIMA FERMATA A BROOKLYN” – ORE 21 – CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI
- ANTONIO FARAÒ TRIO – ORE 22.00 – PICCOLO REGIO
SABATO 20 MAGGIO
Ore 17.30
Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello 215
NAPOLEON MADDOX “TWICE THE FIRST TIME”
Schiavitù e libertà: la doppia storia di Millie-Christine
Is What ?!
Napoleon Maddox, voce
Sorg, elettronica, effetti
Jean-Marc Blanc, sassofono contralto
Dave Kane, contrabbasso
Hamid Drake, batteria
DJ Menas, giradischi
Florian Ease Sabatier, video
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In Twice the First Time Napoleon Maddox, artista di Cincinnati, compositore, rapper, beat boxer e produttore, mette in scena e racconta la storia vera delle sue prozie, le gemelle siamesi Millie- Christine McKoy. Nate in schiavitù nel 1851, hanno vissuto una vita straordinaria, viaggiando in mezzo mondo come fenomeni da baraccone. Loro però con aria di sfida amavano autodefinirsi “beautifully and wonderfully made”, rovesciando il loro sfruttamento circense in un’opportunità di emancipazione e libertà. Napoleon Maddox riflette oggi sul ruolo dell’artista afroamericano contemporaneo tra impegno, spettacolo e stereotipi. Con lui collabora Sorg, giovane beat boxer. Insieme lavoreranno con gli studenti del Liceo Musicale Cavour di Torino sui temi cruciali del concerto. Le loro riflessioni diventeranno parte integrante dello spettacolo.
In collaborazione con Liceo Musicale Cavour di Torino
Prima italiana. Esclusiva Narrazioni Jazz
Posti numerati € 5,00
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Ore 21.00
Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni
“ULTIMA FERMATA A BROOKLYN”
Giampaolo Casati, tromba
Emanuele Cisi, sassofono
Pino Russo, chitarra
Alessandro Cisarò, pianoforte
Furio Di Castri, contrabbasso
Enzo Zirilli, batteria
Il romanzo Last Exit to Brooklyn di Hubert Shelby jr., pubblicato nel 1964, fu un pugno nello stomaco all’imperante morale perbenista americana di quegli anni. Scritto con un linguaggio vicino allo “slang”, con profusione di turpiloquio e sintassi onomatopeica, è una spietata visione della società degli emarginati nella New York di fine anni ’50. Il jazz spicca come uno degli elementi cardine di questa inquietante e innovativa opera letteraria. Sul palco, per restituire il suono e l’immaginario di questo libro, alcuni dei docenti del Dipartimento di Jazz del Conservatorio, musicisti affermati sulla scena internazionale, affiancati al pianoforte da un valoroso studente, daranno corpo ai suoni e ai ritmi evocati dal libro. Alla fine del concerto, sotto il porticato di piazza Bodoni, un quartetto di studenti del Conservatorio (Vittorio Vicari, Simone Faedda, Dario Scopesi, Antonio Stizzoli) proseguirà il filo “narrativo-musicale” accompagnando il pubblico verso la Torino Jazz Night.
Produzione originale Narrazioni Jazz
e Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Prima assoluta
Nell’ambito di Torino Jazz Night / Oltre i confini della notte
Ingresso gratuito
Ore 22.00
Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello 215
ANTONIO FARAÒ TRIO
Antonio Faraò, pianoforte
Martin Gjakonovski, contrabbasso
Gary Husband, batteria
Antonio Faraò è oggi un vanto italiano nel panorama jazzistico internazionale. Musicista completo e pianista virtuoso, mescola nel suo stile personalissimo le radici musicali afroamericane con una forte impronta di matrice europea. “Per me, mescolare le due culture è un elemento decisivo, una carta vincente” sostiene Faraò. Il risultato è un linguaggio jazzistico che prende spunto da McCoy Tyner e Herbie Hancock per approdare al lirismo e a melodie cantabili, senza dimenticare la sua formazione classica. La sua carriera lo ha portato a collaborare con i giganti del jazz, da Joe Lovano a Jack DeJohnette, e nel 2017 ha pubblicato il suo ultimo lavoro discografico, Eklektik, a fianco di ospiti prestigiosi come Marcus Miller e Bireli Lagrène. Approda a Narrazioni Jazz nella più classica delle formazioni jazz, il piano trio, opportunamente rivisitato in chiave moderna insieme a Martin Gjakonovski al contrabbasso e Gary Husband alla batteria.
Nell’ambito di Torino Jazz Night / Oltre i confini della notte
Ingresso gratuito