Le palestre sono note per essere un covo di gente accalorata che sudando e fremendo spinge in maniera ossessiva e ostinata dei pesi che poi ripone sempre dove li aveva presi… con finalità differenti, chi per aumentare e chi per diminuire il proprio aspetto. Altri ancora corrono per ore su un tappeto che rulla o pedalano per chilometri senza andare da nessuna parte… . Altri ancora cercano di “socializzare”… .
Ma esiste ancora una piccola parte che cerca, anche in anguste mura intrise di fatica, un attimo di poesia, di fantasia, di sorriso, di coordinazione con il proprio io interiore e un movimento aggraziato. Sono poche, queste straordinarie persone, … , e forse hanno solo una piccola possibilità per poter realizzare i propri sogni. Ma andiamo con ordine.
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Tutto parte da Ciriè, alcuni decenni fa (sigh…) alla Ecole Michelle, dove “lui” inizia a ballare come tutti quelli che pattinavano a rotelle per riuscire a carpire movenze aggraziate anche su diversi palcoscenici. In contemporanea, piano piano, anche se molti non lo sanno, Andrea, diventa un ottimo giocatore di pallavolo che disputa tornei internazionali e partecipa a selezioni “azzurre”, e le sue dimensioni muscolari raggiungono dimensioni tali da far impallidire tanti contemporanei, così come la sua forza nelle gambe che gli permette ancora ora di essere superiore a tanti altri che non possono capire gli anni di allenamento alle spalle. Ma il fitness è in agguato. Segue lezioni da allievo di alcuni dei migliori insegnanti dell’epoca (e Torino all’epoca aveva fior fiore di insegnanti, tanto che probabilmente il peggiore di quell’epoca oggi probabilmente trionferebbe… ndr) e dopo una prova
del fuoco con orizzonti lontani… dice a sé stesso “…da grande voglio fare quel mestiere lì”.
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E’ un’escalation senza limiti di velocità. I migliori palchi sono conquistati in breve tempo, le grandi aziende lo cercano e comincia a lavorare ovunque. Le sue lezioni sono innovative, divertenti e eseguite con uno stile unico e inimitabile. Impara da tutti, ma proprio tutti, insegnanti top, principianti, allievi, truccatrici: chiunque può essere di spunto per crescere e migliorare. I grandi sono tali non in quanto tali, ma perché sovente non sanno di esserlo proprio perché nel loro intimo sono umili. La maschera che esce talvolta è solo per difendersi da un mondo arido. Un rimpianto per la danza però c’è ed è dopo una audizione “speciale” presso una scuola di Milano dove i migliori manager vanno a vedere chi e come balla per selezionarli per musical e accademie. Viene selezionato e gli viene proposta una stagione garantita in uno spettacolo per gli USA. Ma non parte per gli Stati Uniti, e un piccolo pensiero col cuore vola verso quello che poteva essere e non è stato, ma forse, anzi , di sicuro, per chi lo ha conosciuto in questi anni, è stata una buona scelta.
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Ha esperienze sul palchi migliori del mondo e a volte l’invidia lo ferma. Talvolta i mediocri fanno muro per impedire alla classe di Andrea Fornelli di uscire, ma la luce la puoi velare ma non spegnere!
Segue i più bravi come Orizzonte e supera alla grande la prova del fuoco con Guillermo Gonzales Vega che lo accetta come “grande del Fitness” e dopo quel “voglio fare quel mestiere…” la sua classe e abilità tecnica gli permette in breve tempo di raggiungerli e superarli ma nonostante la folgorazione.. palchi e convention non lo attirano troppo, predilige il rapporto diretto e continuo, l’evolversi verso qualcosa… Non tutti i mondi delle convention (che oggi sono solo un raro ricordo per chi ha vissuto gli anni ’90 e per chi non le ha vissute, non può veramente capirne lo spirito) sono rose e fiori…ma non è il caso di narrare…così come delle piccole beghe di bottega che a volte impediscono a degli allievi di avere un buon insegnante perché non sempre è gradito ai “colleghi” di basso rango qualitativo.
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Andrea Fornelli è un grande del Fitness perché apprende da tutto un percorso consueto dell’epoca in cui chi voleva diventare “insegnante” prima di reputarsi bravo andava ad imparare prima che insegnare… mentre oggi sembrano insegnare tutti quelli che per grazia divina non hanno avuto
bisogno d’imparare… L’obiettivo non unico ma importante è creare una lezione per il piacere di avere gente che si muove bene con se stessa, ed insegnare è una passione che lo attrae per poter dare qualcosa che il mondo non ti dà. La soddisfazione sul suo volto appare quando il suo successo è decretato da persone che non lo conoscono…insieme a coloro che continuano a seguirlo da anni.
Nel tempo lavora e collabora con le “Grandi” organizzazioni che usualmente non permettono qualità, ma appiattiscono tutti in modo da uniformare il prodotto, e tutto questo lo allontana da essere se stesso e non sono in sintonia con lui.
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Nella sua storia incontriamo anche Tour con cantanti come ballerino ma si scontra con la pochezza della preparazione dello spettacolo e la cura dei particolari che per Andrea è fondamentale.
Quando crea le sue lezioni osserva tutto…anche se sembra non farsene accorgere… movimenti che ipnotizzano e che ti portano nel suo mondo.. attenzione non al movimento fisico ma al portamento in accordo con la propria anima… non importa cosa si vede fuori, l’importante è che la tua anima sia in armonia e allora sarà bello. Dietro la maschera del maestro c’è un’anima gentile attenta a tutto e che considera i dettagli ma che sa valutare e stimolare al massimo senza mai esagerare chi è di fronte a
lui….
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Andrea Fornelli è e sarà unico, non soggetto a forze di convenienza che altri preferiscono cavalcare pur di stare a galla. Andrea non vuole stare a galla, vuole vivere in armonia con sé stesso ed è unico in questa epoca di finti anticonformisti. In questo momento è ancora il più creativo. Si dedica per ore alla ricerca di musica adatta alle lezioni e ai movimenti da realizzare solo per dare quel lampo di luce e gioia nel movimento ballato che con lui diventa danza del corpo che sorride e che si rende elegante…
A volte sembra che quando si chiuda una porta se ne apra più di una, ma per chi ha la fortuna di poter ancora danzare nel fitness l’unica speranza è che Andrea sia eterno… Il fitness danzato è una disciplina che ha pochi creatori all’interno del nostro pianeta… uno di questi è Andrea Fornelli… il poeta del Fitness.
Paolo Michieletto

Ogni giorno siamo sottoposti a continue e discutibili interpretazioni di vittorie sofferte o sfortune indicibili che connotano imprese di atleti che lottano quotidianamente con sé stessi per ottenere il meglio da ciò che fanno, da parte di commentatori televisivi “saccenti”.
di tutti e tutti ormai sono esperti di tutto, non è raro incontrare, televisivamente parlando, ad ogni ora del giorno campioni sportivi di ogni disciplina che si cimentano in gare di qualsiasi livello, dal campionato del mondo al trofeo di condominio fino alla sfida del dopopranzo… .
prove precedenti o si millantano situazioni future da verificare. Si vive sempre in attesa di altro o si ricorda il passato e poco importa la situazione presente. Prendiamo il caso del calcio. Subito dopo ogni evento sportivo, o addirittura durante, chi vince deve già pensare alla prossima volta. Non è importante che abbia vinto oggi, ma se riuscirà di nuovo a vincere il futuro appuntamento. Non si può godere del momento. Mentre è giustificabile per gli sconfitti, in quanto la speranza aiuta a non disperare, ci si chiede perché anche chi vince debba immediatamente pensare a cosa sarà in grado di fare poi. E’ curioso, ma chi vince riceve molte accuse in merito alle vittorie sentendosi dire che gli è andata bene.
gare di sci di fondo il passo così diverso di chi arriva con tre secondi di distacco su 50 chilometri? E nelle prossime “gare invernali”, riuscirete a vedere i più veloci tra i paletti dello sci o del bob tra le curve di ghiaccio, senza il cronometraggio elettrico istantaneo e i tre o quattro intertempi?
inimmaginabile e fondamentale per la storia dell’umanità. Urla, descrizioni apocalittiche (ricordate … scatenate l’inferno appena si spegne il fuoco rosso… neanche fossimo pronti all’apparire dell’aldilà?), sceneggiate clamorose di gesta che salvano e redimono l’uomo tanto eccezionale sarà l’impresa dell’atleta. Scendere dal pero, si direbbe, potrebbe rendere un servizio sportivo utile e simpatico e non una folle ricerca di parole epiche per storie banali… .
comune e non immaginabili al mondo dei “normali”? E’ vero che saper volteggiare sul ghiaccio non consente all’umanità di stare meglio o risolvere problemi di natura petrolifera, ma non si vive di solo pane e un po’ di poesia aiuta a vivere meglio…ed è vero che chi sa piroettare sul ghiaccio non dovrebbe sentirsi a sua volta una specie di divinità in quanto anche lui o lei avrà bisogno del meccanico per l’auto o dell’idraulico per le perdite del bagno…e forse un po’ di sano equilibrio tra gioco e realtà non guasterebbe…
Sono passati ormai diversi anni dal momento in cui i ballerini quali Don Lurio e Heather Parisi, la compianta Sidney Rome e altri ancora, si presentavano al pubblico delle prime palestre di Fitness e lo conquistavano creando con le loro lezioni l’illusione di ballare tutti insieme