Dieci le richieste di rinvio a giudizio che riguardano politici, funzionari di partito e semplici attivisti Pd
AGGIORNAMENTO Respinta per mancanza di legittimazione, la richiesta di costituzione di parte civile della Lega Nord. Accettate invece le altre richieste, compresa quella di Roberto Cota, però come semplice cittadino e non in veste di segretario della Lega Nord. Le parti civili ammesse sono in venti. L’udienza preliminare aggiornata al 12 febbraio
Nella vicenda delle cosiddette firme “tarocche” per le Regionali sono in tutto 19 le richieste di costituzione di parte civile presentate al Palagiustizia, all’udienza preliminare per le presunte irregolarità nella raccolta di sottoscrizioni a favore di alcune liste a sostegno della candidatura di Sergio Chiamparino. Tra le richieste spiccano quelle degli esponenti leghisti Roberto Cota (la cui legislatura finì in anticipo proprio per una analoga vicenda) e Patrizia Borgarello: è stata proprio lei con il suo ricorso al Tar a dare il via al procedimento amministrativo sul quale incombe la sentenza del Consiglio di Stato. Il giudice è Paola Boemio, che si è riservata la decisione sull’accoglimento delle parti civili. Dieci le richieste di rinvio a giudizio che riguardano politici, funzionari di partito e semplici attivisti Pd. L’accusa sostiene che si tratta di firme fasulle, autenticazioni irregolari, con interi elenchi di sottoscrizioni firmati da un’unica calligrafia in pochissimi giorni, dal 22 al 25 aprile 2014. Il tutto dovuto alla fretta per vidimare le candidature in tempo. Gli avvocati degli imputati hanno chiesto che si rinvii di una decina di giorni in attesa del Consiglio di Stato.
(Foto: il Torinese)