"Si sperava di convincere il paziente ad aderire alle cure. Ma nonostante il lunghissimo dialogo il consenso non arrivò. Fu quindi inevitabile il trasporto in ospedale".

Morte di Andrea Soldi per Tso, il medico: "Il trattamento si rese necessario"

Andrea era seguito dal Centro salute mentale dell’Asl e veniva tenuto anche conto delle informazioni fornite dal padre di Soldi. Andrea In quel periodo aveva dato segnali di una “acuzie” tipica di quella patologia

soldi andrea

Le cronache tornano a parlare di Andrea Soldi, il 45enne torinese malato di schizofrenia che morì nel mese di agosto durante un ricovero forzato, un Tso che “si rese necessario perché si sperava di convincere il paziente ad aderire alle cure. Ma nonostante il lunghissimo dialogo il consenso non arrivò. Fu quindi inevitabile il trasporto in ospedale”. Così dice all’agenzia Ansa l’avvocato Anna Ronfani, difensore dello psichiatra Pier Carlo Della Porta, uno dei quattro indagati per omicidio colposo. Questi è stato interrogato in procura per più di tre ore, dietro sua richiesta, dal pm Lisa Bergamasco. Ha dichiarato che Andrea era seguito dal Centro salute mentale dell’Asl e veniva tenuto anche conto delle informazioni fornite dal padre di Soldi. Andrea In quel periodo aveva dato segnali di una “acuzie” tipica di quella patologia: di conseguenza la decisione di andare avanti con le cure alle quali però il paziente non collaborò. Lo psichiatra- questa la dichiarazione fatta davanti al pm – con l’aiuto di un infermiere, preparò dei farmaci ma vedendo l’ago per l’iniezione, Soldi si ribellò con l’energia di un uomo della stazza di 120 chili.