SI RINNOVA A CASTELLAMONTE IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO CON LA MOSTRA DELLA CERAMICA

Metamorfosi… i racconti della terra rossa

FINO AL 24 SETTEMBRE

 

Spegne quest’anno 57 candeline la tradizionale Mostra della Ceramica di Castellamonte in programma fino a domenica 24 settembre e che nella famosa cittadina della “terra rossa” presenta opere di cento artisti (molti di gran nome) ospitate in ben sette punti espositivi, avendo a corollario un suggestivo programma di eventi ( pagina Facebook: Mostra della Ceramica – Castellamonte 2017) incentrati su musica, cultura, arte ed enogastronomia. Organizzata dall’amministrazione comunale (con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, Regione Piemonte, Città Metropolitana e Associazione Italiana Città della Ceramica), questa 57esima edizione, curata da Giuseppe Bertero, si porta addosso un titolo quanto mai impegnativo ma esemplare nell’ottica di una corretta chiave di lettura della rassegna; direttamente ispirato dall’incipit del celebre poema di Ovidio, il titolo “Metamorfosi” vuole infatti “mettere in evidenza – sottolinea lo stesso Bertero – le continue trasformazioni dell’arte della ceramica di Castellamonte, dalle famose stufe all’artigianato e al design, fino alle sculture in ceramica opera di importantissimi artisti”. Il percorso espositivo si inizia al primo piano di Palazzo Botton (piazza Marconi, 1), luogo “principe” dove si possono ammirare le più belle stufe realizzate dai produttori del luogo, con un occhio di particolare riguardo per quelle più innovative, ma già “star” mondiali, come le blasonate Stack, premiate con il “Compasso d’oro” dall’ADI, Associazione per il Disegno Industriale, e sulle quali la mostra presenta anche un pregevole e dettagliato progetto – illustrato con dovizia di particolari – realizzato dal locale Liceo Artistico Statale “Felice Faccio”, già Regia Scuola per l’Arte della Ceramica e poi Istituto d’Arte. Accanto ad esse le “stufe d’autore”. E qui noblesse oblige citando doverosamente i singolari manufatti a firma di Enrico Bay, Ugo Nespolo, Ugo La Pietra, William Sawaya e Fortunato Depero. L’avventura prosegue con una rinnovata installazione-racconto, sapientemente giocata fra mito e quotidiana realtà da Luigi Stoisa e che resterà in permanenza a Palazzo Botton. Dove, al secondo piano, ci s’imbatte in un vero e proprio “tesoretto”, per dirla ancora con Bertero, dinanzi ad opere di artisti che hanno lavorato a Castellamonte o che sono stati ospiti nelle varie edizioni della Mostra: primo fra tutti, Angelo Barengo (attivo fra Otto e seconda metà del Novecento), e poi ancora Enrico Carmassi, Ugo Milani, Alfeo Ciolli e il grande Renzo Igne con i suoi straordinari pezzi unici a soggetto sacro. E, di stanza in stanza, l’elenco prosegue con i vari Arnaldo Pomodoro, Carlo Zauli, via via fino a Nino Caruso, a Salvatore Cipolla e alle improbabili e intriganti umanità di Nino Ventura. Doveroso, nella Sala Consigliare, l’omaggio a Nicola Mileti, storico e appassionato curatore delle passate edizioni della Mostra. Lasciato Palazzo Botton, il Centro Congressi Martinetti (via Educ, 59) espone i lavori di artisti attivi in Castellamonte e nel Canavese, accanto ai “gioielli in ceramica da indossare” a cura della CNA di Torino e, nella Sala Conferenze, i manifesti della Mostra dal 1961 ad oggi. Altra imprescindibile location nel percorso espositivo della rassegna è indubbiamente il Liceo Artistico Statale “Felice Faccio” (via Pullini, 24), autentica fucina – e ne sono prova concreta gli elaborati in esposizione – di nuovi giovani talenti dell’arte della ceramica. E non solo. E infine, a chiudere il cerchio, meritano sicuramente una visita le altre quattro sedi messe a disposizione in città. Tutte gestite e allestite da privati: dalla Casa Museo Famiglia Allaria (via Massimo D’Azeglio, 176) alla Casa Gallo – Cantiere delle Arti (via Educ, 40), per finire con il Centro Ceramico Museo Fornace Pagliero (in Borgo Spineto, 61) e La Castellamonte Stufe (via Casari, 13). Intenzione degli organizzatori è anche quella di favorire visite ai vari centri di produzione delle ceramiche distanti pochi chilometri dal centro cittadino, così come ai “castelletti”, in frazione Sant’Anna Boschi, affascinante luogo estrattivo dell’argilla rossa di Castellamonte.

Gianni Milani

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“Metamorfosi…i racconti della terra rossa…”

Mostra della Ceramica di Castellamonte (To); tel. 0124/5187216 – Pagina Facebook : Mostra della Ceramica – Castellamonte 2017

Fino al 24 settembre

Orari: sab. e dom. 10/22; dal lun. al ven. 18/22

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Nelle foto:

– Nino Ventura: “Ceramiche”, Palazzo Botton

– Renzo Igne: “Ceramiche”, Palazzo Botton
– Ugo Nespolo: “Stufa d’artista”, Palazzo Botton
– Luigi Stoisa al lavoro a Palazzo Botton
– Liceo Artistico “Felice Faccio”: “Ceramiche”
– La Castellamonte Stufe: “Dinamica Pellet”