SENTENZE DEL TAR

Rivoli e Chivasso: no al gioco d'azzardo

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E’ stata  respinta la domanda di sospensiva presentato dal titolare di una sala slot contro il regolamento del Comune di Chivasso con il quale sono disciplinati gli orari del funzionamento degli apparecchi disponendo lo spegnimento dalle ore 23 alle 10

 

Dal Tribunale amministrativo regionale del Piemonte arriva uno strumento che consente ai sindaci di limitare il gioco d’azzardo. In due recenti sentenze il Tar ha, infatti, legittimato le ordinanze sugli orari delle slot machines nei comuni di Rivoli e di Chivasso. La magistratura amministrativa, come aveva già sentenziato in precedenza per il Comune di Rivoli ha affermato che “la liberalizzazione delle attività commerciali e la libertà di impresa non sono illimitate, ma possono essere conformate per tutelare valori costituzionali fondamentali quali la dignità e la salute umana”. Con questa motivazione è stata dunque respinta la domanda di sospensiva presentato dal titolare di una sala slot contro il regolamento del Comune di Chivasso con il quale sono disciplinati gli orari del funzionamento degli apparecchi disponendo lo spegnimento dalle ore 23 alle 10. Le ordinanze dei sindaci prevedono, inoltre, che le macchine vengano posizionate ad almeno quattrocento metri da luoghi sensibili come scuole ed ospedali. In questo modo le recenti sentenze hanno dimostrato che i Comuni hanno margini per intervenire nel contrastare il dilagare del gioco d’azzardo e le conseguenti ludopatie. Da alcuni anni la Scuola delle buone pratiche, l’associazione Terre di Mezzo e la Lega delle autonomie hanno predisposto un Manifesto dei sindaci per  la legalità contro il gioco d’azzardo, campagna partita soprattutto dalla Lombardia, che nella ormai ex Provincia di Torino, aveva avuto come antesignani il Comune di Parella e l’Unione delle Terre del Chiusella, su proposta del Movimento Progetto Piemonte.

Massimo Iaretti