Scritte di protesta erano comparse sulle pareti di una delle uscite del parcheggio sotterraneo che si trova di fronte al Palazzo di giustizia

Vince Foodora, respinto il ricorso dei sei riders lasciati a casa dopo avere protestato

Era il  primo ricorso del genere in Italia, ma è stato respinto dal tribunale del lavoro, quello dei sei rider di Foodora che avevano intentato una causa civile nei confronti dell’azienda  tedesca di food delivery. I riders contestavano l’interruzione improvvisa del rapporto di lavoro dopo le mobilitazioni di due anni fa per richiedere un giusto trattamento economico e normativo. A fare da sfondo alla vicenda, oltre ai numerosi messaggi di solidarietà per i sei ragazzi, che girano da giorni su tutti i canali social, si sono aggiunte anche diverse scritte di protesta comparse sulle pareti di una delle uscite del parcheggio sotterraneo che si trova di fronte al Palazzo di giustizia Bruno Caccia. “Foodora sfruttatori”, “No alla gig economy”, sono solo alcuni degli slogan che sono stati tracciati con vernice spray rossa e nera.

 

(foto: il Torinese)