QUI JUVE- Pagina 13

BORIELLO ILLUDE IL CARPI E LA JUVENTUS CALA IL TRIS

CARPI JUVECARPI-JUVENTUS 2-3 

 

RETI: Borriello (C) al 15′, Mandzukic (J) al 18′ e al 41′ p.t.; Pogba (J) al 5′, Bonucci (J) autorete al 47′ s.t.

 

CARPI (5-3-2): Belec; Letizia, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Cofie (dal 25′ s.t. Bianco), Marrone, Lollo; Borriello (21′ s.t. Mbakogu), Di Gaudio ( 9′ s.t. Lasagna).  A disp. Brkic, Spolli, Lazzari, Pasciuti, Matos. All. Castori.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (12′ s.t. Rugani), Bonucci, Chiellini; Cuadrado (37′ s.t. Lichtsteiner), Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Mandzukic, Dybala (23′ s.t. Morata). A disp. Neto, Rubinho, Caceres, Alex Sandro, Padoin, Sturaro, Hernanes, Asamoah, Zaza). All. Allegri.

 

L’inizio di stagione burrascoso dei bianconeri è ormai un ricordo lontano, e prima della pausa natalizia la squadra di Allegri non sbaglia il colpo e riesce a espugnare anche il Carpi di Castori. Ancora una volta, Mandzukic si rivela decisivo con le sue due reti, insieme alla firma di Pogba. I ritmi sono subito alti e non passano molti minuti, che l’attaccante del Carpi lancia un primo squillo: al 14′, appena entrato in area, Boriello fa partire un rasoterra che fredda Buffon. La Juve non resta con le mani in mano e, quattro minuti più tardi, arriva il pareggio: splendido gioco di squadra, cross di Cuadrado e tocco di  Khedira, ma c’è il miracolo di Belec che respinge il tiro. La palla arriva al volo a Mandzukic e via verso il gol. La Vecchia Signora prende in mano le redini del gioco e tocca a Belec salvare più volte la porta dagli attacchi di Khedira e Marchisio. Al 40′ Letizia lascia andar via Evra, che crossa a destra per Mandzukic e via altra doccia fredda per Belec. Nella ripresa la Juventus non cambia il copione e in 5 minuti anche Pogba mette la sua firma: lancio lungo di Marchisio e il francese non perde tempo, aggancia il pallone e batte Belec in uscita. I bianconeri senza difficoltà conducono il gioco ma il Carpi sembra reagire e nei minuti finali i la Juve inizia a soffrire. La squadra di casa ci prova: Bianco, ostacolato da Rugani, si deve accontentare dell’angolo. Il Carpi continua a spingere e i bianconeri si devono difendere dall’ incursione di Letizia e dal tiro dal limite di Gabriel Silva, che però non trova la porta. Al 90′ Bonucci fa il regalo di Natale al Carpi accorciando le distanze con un’autorete e, poco prima del fischio finale, c’è il rischio del pareggio, ma per fortuna della squadra di Allegri, Lollo conclude debolmente e lascia tirare un sospiro di sollievo ai bianconeri. La Juventus ora è sempre più presente per la lotta scudetto, con sole tre lunghezze di distacco dall’Inter. 

 

Roberta Perna

JUVENTUS FIORENTINA 3-1: BIANCONERI IN RIMONTA, ILICIC APRE CUADRADO RISPONDE

JUVE FIORENTINA2juve stadiumMANDZUKIC E DYBALA TRAFIGGONO I VIOLA

 

RETI: Ilicic (F) su rigore al 3′, Cuadrado (J) al 6′ p.t. ; Mandzukic (J) al 35′, Dybala (J) al 46′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira (17′ s.t. Sturaro), Marchisio, Pogba, Evra ( 32′ s.t. Alex Sandro); Mandzukic ( 41′ s.t. Morata), Dybala. A disp. Neto, Rubinho, Caceres, Zaza, Morata, Padoin, Rugani, Lichtsteiner, Vitale. All. Allegri

 

FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Badelj, Vecino (41′ s.t. Mati Fernandez), Alonso (40′ s.t. Pasqual); Ilicic (41′ s.t. Rossi), Borja Valero; Kalinic. A disp. Sepe, Lezzerini, Babacar, Gilberto, Rebic, Verdù, Roncaglia, Suarez. All. Sousa

 

Continua la marcia vincente bianconera, arrivata alla sesta vittoria consecutiva battendo la Fiorentina, seconda in classifica a sole due lunghezze di distacco dalla vecchia signora

 

Allo Juventus Stadium si inizia subito con il botto, senza troppi convenevoli, in soli tre minuti di gioco, i viola trovano la prima esultanza su calcio di rigore. Punito l’intervento di Chiellini su Bernardeschi, Ilicic è impeccabile sul tiro dal dischetto. I bianconeri non si fanno sopraffare e la risposta della Juventus non si fa attendere; la rete arriva proprio con colpo di testa, dell’ex viola Cuadrado che, nel probabile tentativo di fare da sponda,  scavalca Tatarusanu  e finisce per concludere in porta. Ristabilito l’equilibrio, la foga iniziale  si stempera ed entrambe le squadre iniziano a occupare bene tutti gli spazi e si rispondono a vicenda, annullandosi tutti gli attacchi. Al 14’ Dybala prova a dare un brivido alla squadra di Sousa: parte in solitaria, scavalca la difesa viola, ma al momento del tiro non crea problemi a Tatarusanu . Nella ripresa non manca un briciolo di tensione in più, i bianconeri spingono sulle fasce, riuscendo a creare trame di gioco molto più pericolose, dove la difesa della Fiorentina non può abbassare la guardia. Dybala raccoglie un rasoterra di Evra, da sinistra, e tenta la girata improvvisa ma finisce fuori di poco. Primo cambio per la Juve, Sturaro prende il posto di Khedira e, nel momento in cui Allegri sta per far entrare anche Morata al posto di Mandzukic , il croato segue l’azione di Pogba, che lancia Dybala, anticipato da Tatarusanu, sulla palla vagante si getta l’attaccante bianconero e scaraventa in porta. Nel recupero arriva il colpo di grazia per la Fiorentina, Dybala si invola sulla destra, entra in area, evita l’uscita di Tatarusanu e deposita in rete per chiudere i conti sul definitivo 3-1. Il campionato ritrova una grande protagonista, Inter avvisato. Ora non resta che scoprire quali siano gli avversari per gli ottavi di finale di Champions. 

 

Roberta Perna

SIVIGLIA-JUVENTUS 1-0: LLORENTE REGALA AL SIVIGLIA L’EUROPA LEAGUE

LA RETE DELL’EX CONDANNA I BIANCONERI

 

SIVIGLIA JUVERETE: st 20’ Llorente

 

Siviglia (4-2-3-1): Sergio Rico; Coke, Rami, Kolodziejczak (12′ st Mariano Ferreira), Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka (23′ st Krohn-Dehli); Llorente (32′ st Gameiro). A disp. Soria, Escudero, Iborra, Reyes. All. Emery.

 

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (32′ st Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Dybala, Morata. A disp. Neto, Rugani, Vitale, Pellini, Morselli. All. Allegri.

 

La Juventus va agli ottavi, cosa che già si sapeva, ma la sconfitta con il Siviglia e la vittoria del City sul Borussia Moenchengladbach  ha il suo peso. La squadra bianconera scivola al secondo posto nel girone, e adesso il rischio è quello di affrontare una delle grandi: Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid. Non resta che attendere la decisione della sorte lunedì

 

I bianconeri partono determinati e Morata già in avvio si affaccia dalle parti di Rico, prima un tiro da posizione defilata, che attraversa lo specchio della porta, e poi l’occasione sul colpo di testa dal cross di Marchisio. Tante le occasioni e le idee personali per lui ma la rete non arriva. Il Siviglia fa girare bene palla ma le occasioni son tutte di stampo bianconero; arriva anche l’occasione per Dybala: tiro di sinistro a fil di palo e punizione che costringe Rico ad impegnarsi, ma il risultato non cambia. Non va meglio nemmeno a Sturaro, che svetta in area e Rico si distende per bloccare.  Al 20’ l’occasione è per gli andalusi, e Buffon risponde magnificamente con una doppia parata, prima su Llorente e poi sul tap in successivo. Anche la Juve trova la palla del vantaggio: Bonucci inventa per Dybala , che in area fa da sponda a Morata, ma a pochi passi manca la porta. Varie le occasioni anche nell’ultimo quarto d’ora, con l’ultima al 41’ di Dybala, nel tentativo di sorprendere Rico su punizione, ma il numero 1 del Siviglia si fa trovare pronto. Nella ripresa la Juve tiene il ritmo basso e fa possesso palla prolungato, Pogba con una fiammata costringe Rico a rifugiarsi in angolo. Dalle parti di Buffon arriva Banega con una pericolosa diagonale sulla sinistra, ma in due tempi arriva l’ennesima parata. Al 20’ arriva la beffa dell’ex: Llorente, con un magnifico colpo di testa, gonfia la rete nell’angolo della porta di Buffon. La Juventus accusa il colpo e la risposta arriva solo nei minuti finali: Chiellini con una rimessa lunghissima trova in area  Pogba, controllo perfetto ma Rico non lascia passare. Il Siviglia ha l’occasione per passare in vantaggio con Gameiro in contropiede, ma spedisce sul fondo e poco dopo il Siviglia si vede annullare la seconda rete per fuorigioco.  Ultimo giro di lancette e ancora un brivido dettato dai bianconeri: Cuadrado scarica da destra per Moarata, il cui colpo viene ancora una volta bloccato da Rico. Nonostante le occasioni i bianconeri non riescono a sbloccarsi, e subiscono la prima sconfitta  mentre il Siviglia va in Europa League. 

 

Roberta Perna

 

LAZIO-JUVENTUS 0-2: DYBALA PRIMA METTE IN DIFFICOLTÁ GENTILETTI E POI RADDOPPIA

LAZIO JUVE 22RETI: pt 7’ aut Gentiletti (L), 32’ Dybala (J).

 

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva (dal 1’ s.t. F.Anderson), Milinkovic (dal 23’ s.t. Matri), Kishna (dal 1’ s.t. B. Keita); Klose. A disp.Berisha, Guerrieri, Hoedt, Braafheid, Konko, Cataldi, Djordjevic. All. Pioli.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Asamoah (dal 23’ s.t. Evra), Alex Sandro; Mandzukic (dal 37’ s.t. Morata), Dybala (dal 34’ s.t. Cuadrado). A disp.Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Padoin, Vitale, Zaza. All. Allegri.

 

Con la quinta vittoria consecutiva i bianconeri si riaffacciano nella zona scudetto, agganciando temporaneamente la Roma al quarto posto, in attesa della sfida con i granata. La crisi adesso sembra colpire la Lazio, ferma a 19 punti

 

La Lazio parte bene con un buon possesso palla ed una prima conclusione rasoterra da parte di Candreva, da fuori area, ma Buffon senza troppe difficoltà riesce a controllare il tutto. Al 7’ il primo affondo bianconero si tramuta subito in vantaggio: Alex Sandro va via sulla sinistra , crossa in mezzo, Dybala scarica un gran tiro e Gentiletti nel tentativo di anticipare Mandzukic devia il pallone nella propria porta. La Lazio non si scompone, prova a rioccupare la trequarti bianconera, ma la palla gol per pareggiare i conti non viene trovata. Al 16’ da qualche metro fuori area Dybala prova a lanciare uno squillo con il sinistro, ma il tiro è troppo alto. Al 32’ Dybala ci riprova e questa volta il raddoppio arriva: Mandzukic appoggia per l’argentino che si aggiusta palla e da fuori area fulmina Marchetti. Nella ripresa, con due reti di svantaggio, Pioli decide di mettere forze fresche in campo: Keita e Felipe Anderson al posto di Kishna e Candreva. L’ingresso di Felipe Anderson sembra dare una scossa ai biancocelesti: quest’ultimo serve Radu che si scontra con Bonucci in area, ma per il direttore di gara il tutto è regolare. La Juve ben controlla il proprio vantaggio, e appena può riparte con Dybala al 14’ ma il pallone si spegne sul fondo. Il miglior momento della Lazio arriva al 18’: aggancio di Felipe Anderson e assist di tacco sinistro ma Milinkovic non trova la porta. Verso la conclusione i bianconeri si preoccupano di mantenere il risultato e di contenere gli attacchi della Lazio, ancora un tentativo da parte di Marchisio che spedisce altro sopra la traversa, e un tiro da parte di Klose che trova il muro di Chiellini. Un solo punto per la Lazio nelle ultime gare mentre il 2-0 all’Olimpico conferma l’ascesa bianconera.

 

Roberta Perna

TRIS BIANCONERO: Palermo Juventus 0-3

Palermo_JuventusRETI : Mandzukic al 9′, Sturaro al 44′, Zaza al 48′ s.t.

 

PALERMO (4-3-1-2): Sorrentino; Struna (dal 29′ s.t. Rispoli), Goldaniga, Gonzalez, Lazaar; Hiljemark (dal 15′ s.t. Quaison), Jajalo, Chochev; Brugman; Vazquez, Gilardino (dal 22′ s.t. Trajkovski). A disp. Alastra, Colombi, Andelkovic, Maresca, Daprelà, El Kaoutari. All. Ballardini.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (dal 23′ s.t. Lichtsteiner), Sturaro, Marchisio, Pogba, Evra; Mandzukic (dal 22′ s.t. Morata), Dybala (dal 38′ s.t. Zaza). A disp. Neto, Rubinho, Alex Sandro, Padoin, Rugani, Vitale. All. Allegri.

 

Un posticipo con i fiocchi per la Juventus di Allegri, che sbanca al Babera, ottenendo così la sua quarta vittoria consecutiva in campionato. Un Palermo che dopo la rete di Mandzukic, nel secondo tempo, non è più riuscito ad entrare in partita, subendo sul finale la rete di Sturaro e Zaza.

 

Il primo tempo è dettato da un gran ritmo con qualche spunto per parte. Per i bianconeri Cuadrado cerca un filtrante per Mandzukic, che si spegne sul fondo. Dall’altro lato i padroni di casa diventano insidiosi con Vaquez, che sfugge al controllo di Chiellini ma viene recuperato, sul filo del rasoio, dallo stesso difensore bianconero. La prima vera palla gol arriva per la vecchia signora: colpo di testa di Chiellini sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma manca lo specchio della porta. Il Palermo risponde con Gilardino, che colpisce di potenza su suggerimento di Vazquez, ma manda di pochissimo fuori. Le occasioni più ghiotte restano per la Juventus: come per Chiellini, questa volta è Bonucci a non centrare il colpo e a mandare il pallone sul fondo. Poco dopo Sturaro crossa in area e Dybala di testa colpisce in anticipo sul primo palo. Ancora sul risultato di 0-0 si chiude il primo tempo. Nella ripresa la musica inizia a cambiare, al 9’ arriva il primo sigillo bianconero: Dybala crossa lungo sul secondo palo, Mandzukic sovrasta di testa Struna e insacca nell’angolo della porta di Sorrentino. Dopo il vantaggio il Palermo non cambia ritmo e la vecchia signora controlla il vantaggio con il minimo sforzo, e Cuadrado va a sfiorare il raddoppio con un tentativo di potenza che impegna Sorrentino. Arrivano i cambi per i rosaneri, Gilardino lascia il posto Trajkovsk, che subito tenta una rovesciata ma manca il controllo della sfera. Per la Juventus, Morata prende il posto di Mandzukic, Lichtsteiner per Cuadrado e Dybala lascia il posto a Zaza, che proprio sul finale esagera siglando una delle due reti conclusive. Prima dei minuti di recupero Pogba pesca Sturaro, che con il sinistro sigla il raddoppio. Negli ultimi secondi del recupero Zaza decide di chiudere l’incontro con cifra tonda, un rasoterra sul primo palo e 3-0 per la Juventus. Tanta pazienza e la vecchia signora si riaffaccia nelle zone alte della classifica, acciuffato il quinto posto, con il fiato sul collo sulla Roma al quarto posto, con sole tre lunghezze di vantaggio.

 

Roberta Perna

La rete di Mandzukic manda i bianconeri agli ottavi

manchester juve 2JUVENTUS-MANCHESTER CITY 1-0

 

RETE: pt 18’ Mandzukic.

 

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro (dal 33′ s.t. Evra); Mandzukic (dal 10′ s.t. Morata), Dybala (dal 37′ s.t. Cuadrado). A disp. Neto, Rugani, Lemina, Zaza. All. Allegri.

 

MANCHESTER CITY (4-3-3): Hart (dal 36’ s.t. Caballero); Sagna, Demichelis, Otamendi, Clichy; Yaya Touré, Fernando, Fernandinho (dal 15’ s.t. Delph); Jesus Navas, Aguero (dal 24’ s.t. Sterling), De Bruyne. A disp. Maffeo, Adarabioyo, Kolarov, Celina . All. Pellegrini.

 

ARBITRO: Brych (Germania)

 

La Juventus batte il Manchester City e stacca il biglietto per gli ottavi di Champions. Una bella prova di maturità da parte dei bianconeri che in Europa non deludono, conquistando anche la vetta del proprio girone. Per restare in cima basterà conquistare un punto anche nell’ultima partita contro il Siviglia.

 

Allegri torna al 3-5-2, escluso a sorpresa Morata per Mandzukic, che si rivelerà la carta vincente per l’incontro.  I bianconeri partono bene  ma sono gli inglesi a sfiorare la rete per due volte: Fernandinho con un primo tiro arriva a un metro dal palo, ancor più temibile alla seconda occasione ma il calcio potente finisce alto oltre la traversa. La Juventus mantiene il ritmo e alla prima occasione passa in vantaggio: cross di Alex Sandro da sinistra, a centro area, Mandzukic si libera dalla marcatura di Otamendin e batte Hart. Ben ispirato, una manciata di minuti dopo, Mandzukic ci riprova ma questa volta arriva il tuffo da Hart. Sul finale il City riprende il controllo, Tourè arriva verso i pali di Buffon  impegnato al massimo al 45’ per l’errore di Marchisio, un retropassaggio sbagliato colto da Aguero e Buffon interviene spingendo in angolo. Nella ripresamanchester juve nessun cambio, ma gli inglesi scendono in campo con molta più aggressività  la voglia di ribaltare il risultato. Subito pungente l’azione del City che sfiora il pareggio con il colpo di testa di Fernandinho, ma ancora una volta Buffon non lascia passare nessuno. Nel suo momento migliore Mandzukic è costretto a fermarsi per un problema muscolare ed entra Morata, che arriva a sfiorare il raddoppio. Primo tocco per lui con un pallonetto ad Hart, sul quale arriva Sturaro in scivolata ma va a colpire il palo. I minuti finali riaccendono l’incontro: Morata si ritrova da solo davanti Hart ma calcia addosso al portiere inglese.  La Juventus cala un po’ concedendo qualcosa in più al City, che sfiora il pareggio con Sterling, che fortunatamente colpisce Barzagli invece della porta. Ultima sostituzione,  Cuadrado per Dybala e due occasioni per lui: primo tiro respinto e il secondo appena fuori. Dopo due vittorie contro l’avversario sulla carta più pericoloso, i bianconeri iniziano a riprendere la giusta concretezza in Champions e in campionato. 

 

Roberta Perna

EMPOLI-JUVENTUS 1-3: MACCARONE ILLUDE, JUVE IN RIMONTA

empoli

juve bandiereSeconda vittoria consecutiva per la squadra di Allegri, dopo l’illusione di Maccarone per l’Empoli, Mandukic, Evra e Dybala fanno ritrovare il successo in trasferta e 18 punti in classifica

 

RETI: 19’ Maccarone (E), 32’ Mandzukic (J), 38’ Evra (J), 84’ Dybala (J)

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski(dall’86’ Buchel), Maiello(dal 58’ Dioussé), Paredes(dal 68’ Krunic); Saponara; Pucciarelli, Maccarone. A disp. Pelagotti, Camporese, Barba, Zambelli, Bittante, Ronaldo, Livaja, Piu. All. Giampaolo

 

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner(dall’86’ Padoin), Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira, Marchisio, Pogba; Cuadrado(dal 68’ Chiellini), Mandzukic, Morata(dal 68’ Dybala). A disp. Neto, Rugani, Alex Sandro, Caceres, Sturaro, Hernanes, Zaza. All. Allegri

 

Arbitro: Davide Massa di Imperia

 

Ammoniti: 51’ Morata (J), 58’ Mario Rui (E), 60’ Buffon (J), 69’ Krunic (E), 81’ Marchisio (J)

 

Non è ancora la Juve dei massimi livelli ma, con gran carattere, è riuscita a sfruttare al massimo le occasioni create, e a portare a casa la seconda vittoria consecutiva per 3-1, in casa dell’Empoli. L’inizio per la squadra di Allegri non è dei più semplici, tanto pressing da parte dell’Empoli che impedisce l’organizzazione ai bianconeri. La prima occasione però, è per la Juventus: Cuadrado crossa bene in aerea, pesca in spaccata Mandzukic ma non riesce a finalizzare. Al contrario per l’Empoli, il primo tiro in porta si rivela subito vincente: al 19’ Maccarone lascia partire un destro insidioso che ben si insacca nell’angolino della porta di Buffon. Ottimo momento per la squadra di Giampaolo, che si fa sempre più insistente con Saponara e Maccarone, ma i due non riescono a concretizzare. La Juventus non resta di certo a guardare: stessa azione iniziale con Cuadrado e Manndzukic dove però, questa volta, l’attaccante croato riesce a imbucare l’assist servito da Cuadrado. Dal pareggio, il vantaggio arriva in un attimo: dal calcio d’angolo di Cuadrado, arriva il colpo vincente di testa preciso sul secondo palo di Evra. Nella ripresa l’Empoli ben spera di poter recuperare, e subito inizia con un’azione pericolosa di Saponara che Maccarone finalizza, ma Buffon prontamente in due tempi para. Partono i cambi, Cudrado lascia il posto a Chiellini e Morata per Dybala, il neo entrato argentino si rivela prezioso per chiudere l’incontro: posizione dubbia di Lichtsteiner, Skorupski respinge la sua conclusione; sulla respinta Mandzukic fa risuonare il palo, la palla viene ben raccolta da Dybala che a porta praticamente vuota, fissa l’incontro sul 3-1.

 

Roberta Perna

 

 

La Juve si inchina a Del Piero che compie 41 anni

del piero

Sul sito ufficiale della Juventus viene celebrato  “uno dei più grandi campioni” della storia bianconera

 

41 candeline sulla torta per Alessandro Del Piero. Sul sito ufficiale della Juventus viene celebrato  “uno dei più grandi campioni” della storia bianconera. Il calciatore è descritto come “leggenda della Juventus e del calcio”, che in maglia bianconera ha vissuto “quasi un ventennio  nel quale abbiamo vinto tutto”. La società di corso galileo Ferraris ricorda in particolare la vittoria contro il Real Madrid del 2008. Allora ” uscisti dal campo ringraziando il pubblico con un inchino. Quello stesso inchino che oggi, virtualmente, ti tributa tutto il popolo bianconero”.
   

Borussia Juventus 1-1: il ritorno di Lichsteiner regala il pareggio bianconero

Uno svolgimento di gara difficile, l’espulsione di Hernanes all’avvio della ripresa e le magiche parate di Buffon salvano il risultato. La qualificazione agli ottavi è a un passo

 

borussia-m-gladbachBORUSSIA MOENCHENGLADBACH-JUVENTUS 1-1

 

Borussia Moenchengladbach (4-4-2): Sommer ; Nordtveit , Christensen , Dominguez , Wendt ; Traor, Dahoud, Xhaka, Johnson (40′ st Hazard); Stindl , Raffael. A disp. Heimeroth, Brouwers, M. Schulz, Drmic, Hrgota. All.Schubert 6,5

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon ; Lichtsteiner , Bonucci, Chiellini , Evra; Sturaro (42′ st Lemina), Marchisio, Pogba; Hernanes, Dybala (18′ st Cuadrado), Morata (30′ st Barzagli). A disp. Neto, Alex Sandro, Zaza, Mandzukic. All. Allegri 6

 

Arbitro: Kuipers (Ola)

Reti: 18′ Johnson (B), 45′ Lichtsteiner(J)

Espulso: 7′ st Hernanes per fallo violento

 

Un punto solo in Germania, che porta la Juventus verso la qualificazione agli ottavi di Champions League, visto anche come si era messa la situazione in campo, con l’uomo in meno per quasi tutto il secondo tempo dopo l’espulsione di Hernanes, il pareggio in casa del Borussia può bastare. Tra le sorprese della serata Allegri decide di schierare subito Lichtsteiner, dopo poco più di un mese di stop per un piccolo intervento al cuore, e alla fine per lui sarà una gran serata con il gol decisivo per il pareggio. I ritmi di gioco sono subito alti, i tedeschi sono padroni del campo, molti rapidi a costruire le trame d’attacco. Il primo squillo è per il Borussia con la traversa presa da Dahoud, al 18’ Chielini sbaglia ad allontanare, Evra è in ritardo e la palla arriva a Raffael che allarga per Johnson ed imbuca. La Juve accusa il colpo e il Borussia continua il suo pressing continuando a tempestare la porta di Buffon con dei tiri da fuori. La risposta della squadra di Allegri attarda ad arrivare, ma il colpo di testa di Evra, parata sul palo da Sommer, lancia il primo segnale di ripresa. Finalmente al 45’ si presenta il momento giusto per i bianconeri: Pogba con un fantastico assist fa partire il gol di destro di Lichtsteiner. Nel secondo tempo la Juve mostra la crescita maturata nel primo tempo, ma all’8 Hernanes fa un intervento inopportuno su Dominguez e il direttore di gara decide di punirlo con un rosso diretto. Il Borussia non trova occasione migliore per ripartire, tiri su tiri e Buffon dopo semplici parate viene messo a dura prova: respinta su un colpo di testa di Stindl e proprio sul finale devia sulla traversa il tiro da fuori di Hazard. Manca ancora un po’ di equilibrio per i bianconeri che perdono il primo posto nel girone D, vista la vittoria del Machester City a Siviglia, ma conservano cinque punti di vantaggio sugli spagnoli. 

 

Roberta Perna

SCIVOLA LA JUVENTUS, 1-0 PER IL SASSUOLO

SASSUOLO JUVE

Sansone decide il match, i bianconeri restano in dieci già dal primo tempo per la doppia ammonizione di Chiellini. Ora in ritiro fino al derby

 

SASSUOLO-JUVENTUS 1-0

 

RETE: pt 20’ Sansone.

SASSUOLO (4-3-3): Pegolo; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Biondini (dal 26’ s.t. Duncan); Berardi (dal 36’ s.t. Laribi), Floccari (dal 25’ s.t. Defrel), Sansone. (Pomini, Longhi, Ariaudo, Gazzola, Terranova, Pellegrini, Falcinelli, Politano, Floro Flores). All. Di Francesco.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Sturaro, Lemina (dal 37’ s.t. Hernanes), Pogba; Mandzukic (dal 15’ s.t. Morata), Dybala (dal 33’ s.t. Zaza). (Neto, Audero, Rugani, Evra, Padoin, Khedira). All. Allegri.

Note: espulso Chiellini per doppia ammonizione (proteste e gioco scorretto) al 39’ p.t

 

Altro tonfo della Juventus in casa del Sassuolo, che perde altri punti per strada. Adesso la scalata per le zone alte della classifica diventa sempre più ardua. La squadra bianconera parte subito in avanti, fa girare molto palla ma non si rende concretamente pericolosa. Partita che si incattivisce sempre più e Gervasi è costretto a tirare qualche cartellino giallo in più. Occasioni di gol non se ne vedono, fin quando al 20’ arriva il primo vero tiro per i neroverdi con Sansone , steso in area da Lemina, che conquista il tiro su punizione: il destro scavalca la barriera bianconera e il pallone s’infila nell’angolino della porta dove Buffon non prova nemmeno ad arrivare. La Juventus non china la testa e cerca di ripartire con una timida risposta da parte di Pogba con il tiro a giro che Pegolo spinge in corner. Al 39’ Chiellini commette un brutto fallo su Berardi, il direttore di gara non ci pensa molto e per il centrale livornese è il secondo giallo, lasciando così i suoi in 10. Si va al riposo nel peggiore dei modi per la Juve con un gol subito e un uomo in meno. Nella ripresa i bianconeri tornano in campo con un briciolo di cattività in più, i neroverdi vanno in affanno e Pogba prova a farsi subito pungente in mischia, ma il tiro del francese si perde a pochi centimetri dalla porta di Pegola. Continua anche Cuadrado ma il tiro sul primo palo viene respinto. La Juventus attacca con grinta nonostante l’inferiorità numerica ma i ragazzi di Di Francesco ritrovano ordine e restano ben compatti in campo. Sul finale Allegri prova a inserire forze nuove: Zaza ed Hernanes, qualche tentativo anche per loro che però non riescono a finalizzare, e il Sassuolo chiude ogni spazio. Dopo quattro minuti di recupero arriva la quarta sconfitta per i bianconeri che ora si devono preparare per il derby della Mole, mentre il Sassuolo conquista altri tre punti e si porta a quota 18.

 

Roberta Perna