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Club Privè chiuso per 5 giorni Non rispettate le norme anti covid

Martedì pomeriggio personale della Divisione Polizia Amministrativa ha proceduto al controllo di un circolo privato sito nel quartiere Mirafiori. La riapertura del locale, prevista proprio per il pomeriggio del 27 aprile,  era stata ampiamente pubblicizzata sulla pagina facebook del club.

Giunti sul posto, gli operatori hanno proceduto al controllo dei locali del circolo privato,  in cui venivano somministrati alimenti e bevande alcoliche e svolte attività di vario genere. All’interno  erano presenti  40 persone, alcune delle quali in accappatoio, assembrate nei diversi locali. Infatti, la sauna e la piscina risultavano perfettamente in funzione, in violazione della normativa anti-covid. I poliziotti procedevano pertanto a sanzionare il titolare e disporre la chiusura provvisoria dell’attività per 5 giorni.

Festa in centro: partecipanti sanzionati 

Mercoledì sera, poco dopo le 22.30, una telefonata al 112 NUE segnala una festa in un appartamento in via Accademia Albertina.

Gli agenti del commissariato Centro raggiungono lo stabile, notando già dalla strada diverse persone sul balcone dell’abitazione indicata. Una volta all’interno, i poliziotti appurano la presenza di ben 11 persone, tutte giovani e con età compresa tra i 19 e i 23 anni.

Per aver creato un assembramento tra persone non conviventi tra loro, l’intera compagnia è stata sanzionata.

Al termine degli accertamenti, i partecipanti sono stati allontanati dall’appartamento ed autorizzati a raggiungere il proprio domicilio.

Finta assicuratrice messa in fuga “da remoto”

Intervenuto il commissariato Mirafiori

E’ ora di pranzo quando un’anziana signora sente bussare alla porta della propria abitazione.

Dallo spioncino la donna riconosce una figura femminile che le riferisce di essere un’assicuratrice, incaricata dal figlio, per valutare insieme a lei un’eventuale tutela sui monili in oro presenti in casa.

In buona fede, l’anziana le apre la porta e, una volta dentro, le due iniziano a conversare. Il loro vociare raggiunge però il microfono di un “assistente vocale” installato in casa e collegato direttamente con un dispositivo del figlio della donna che, intuito quanto stesse accadendo, interviene attraverso l’altoparlante chiedendo chi vi fosse in casa.

La voce dell’uomo mette in fuga la presunta assicuratrice ancor prima di riuscire a portare a compimento la sua azione delittuosa.

Dopo aver tranquillizzato la vittima, gli agenti del commissariato Mirafiori giunti sul posto hanno invitato l’anziana a presentarsi presso gli uffici di Polizia per denunciare quanto accaduto.

La droga era nascosta in casa: tre arresti

Rivarolo: In tre arrestati per droga dagli agenti del Commissariato di Ivrea

 

Nei giorni scorsi nel corso di un’operazione di polizia finalizzata al contrasto della vendita di stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette hanno arrestato tre persone.

I poliziotti sono intervenuti in un appartamento di Rivarolo, nel canavese, dove erano presenti un italiano di 68 anni, già sottoposto ai domiciliari dal novembre scorso per reati in materia di stupefacenti, una cittadina rumena di 28 anni e una quarantunenne ceca, quest’ultima giunta nell’appartamento poco prima dell’intervento degli operatori di Polizia. L’altra donna, invece, agiva da vedetta monitorando la strada e l’accesso allo stabile. Su un tavolo e sul divano dell’alloggio, i poliziotti hanno rinvenuto sostanza stupefacente in fase di confezionamento.

Nel corso della perquisizione, oltra a un bilancino di precisione, gli agenti hanno sequestrato oltre 80 grammi di cocaina e 600 euro in contanti, questi ultimi rinvenuti in un pantalone dell’uomo. Il quantitativo più grande di stupefacente, una cinquantina di grammi, è stato trovato all’interno di una tasca di un accappatoio riposto in bagno. (foto archivio)

Fermati con oltre 20 carte elettroniche di dubbia provenienza

Due arresti del Commissariato San Secondo

Martedì sera, dopo le 23, transitando in corso Vittorio Emanuele II, gli agenti del Commissariato San Secondo, all’incrocio con via Nizza, notano un’auto ferma al semaforo con tre persone a bordo. Con una svolta repentina l’auto gira in via Nizza fermandosi nei parcheggi della stazione, dove gli occupanti vengono fermati e controllati.

Addosso a uno dei tre, un trentaseienne croato, i poliziotti trovano oltre 800 euro in denaro contante e 12 carte di credito/debito delle quali riesce a giustificare il possesso solo di una di queste. Anche un altro dei passeggeri, un cittadino bulgaro di 46 anni, viene trovato in possesso di denaro, oltre 400 euro, e 9 carte prepagate. Molte delle carte rinvenute risulteranno smagnetizzate, utili per essere sovrascritte da altri codici copiati dai bancomat manomessi o alterati. Altre carte, invece, sono risultate intestate a persone con precedenti di polizia specifici.   Il terzo soggetto risulta estraneo ai fatti.

Entrambi i cittadini stranieri trovati in possesso delle carte vengono tratti in arresto per indebito utilizzo di carte di credito e pagamento, oltre che denunciati in stato di libertà per ricettazione e sanzionati amministrativamente per la violazione delle norme anticovid. Il trentaseienne croato, inoltre, è stato deferito in stato di libertà per un furto commesso in un supermercato cittadino lo scorso novembre e sanzionato perché alla guida dell’auto senza aver mai conseguito la patente.

Ricercato aggredisce agenti di polizia nel centro di Torino

Non è passato inosservato il suo irrigidimento improvviso al passaggio della Volante, ai poliziotti delle Pegaso dell’Ufficio Prevenzione Generale:

l’uomo, un quarantaduenne nato in Senegal e domiciliato a Torino, era fermo alla fermata di un autobus in via Accademia Albertina; al transito della pattuglia di Polizia ha preso a camminare in direzione opposta. Gli agenti hanno intuito che qualcosa forse non andava e hanno invertito la marcia per procedere al suo controllo. Inizialmente, l’uomo è apparso calmo e collaborativo: forse per far rilassare i poliziotti porgeva loro quello che in prima battuta avrebbe potuto apparire  un documento di riconoscimento. Ma si trattava di una tessera per fare la spesa. Alla richiesta degli agenti di avvicinarsi all’autovettura di servizio per l’accompagnamento in Questura ai fini dell’identificazione, il suo atteggiamento è cambiato drasticamente: dava uno spintone ad un operatore di polizia per cercare la fuga, ma veniva fermato dall’altro, con cui ingaggiava una violenta colluttazione. I poliziotti, seppur feriti (uno riportava una prognosi di 15 giorni e l’altro di 10) riuscivano a rendere inoffensivo il soggetto: l’uomo voleva scappare non solo perchè irregolarmente residente sul territorio nazionale ma soprattutto in quanto ricercato. Su di lui, infatti, pendeva un ordine di carcerazione risalente al Novembre 2017 per l’espiazione di una pena di 2 anni, 9 mesi e 28 giorni di reclusione per un cumulo di pene inerenti al reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, che non ha reso noto il proprio indirizzo, disoccupato e verosimilmente traente profitto da attività illecite considerata la sua irregolarità sul territorio nazionale, è stato arrestato per resistenza e lesioni a P.U. nonché in merito all’ordine di carcerazione pendente a suo carico.

Rivarolo: In tre arrestati per droga

L’operazione è avvenuta in un appartamento

 

Venerdì pomeriggio, nel corso di un’operazione di polizia finalizzata al contrasto della vendita di stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette hanno arrestato tre persone.

I poliziotti sono intervenuti in un appartamento di Rivarolo, nel canavese, dove erano presenti un italiano di 68 anni, già sottoposto ai domiciliari dal novembre scorso per reati in materia di stupefacenti, una cittadina rumena di 28 anni e una quarantunenne ceca, quest’ultima giunta nell’appartamento poco prima dell’intervento degli operatori di Polizia. L’altra donna, invece, agiva da vedetta monitorando la strada e l’accesso allo stabile. Su un tavolo e sul divano dell’alloggio, i poliziotti hanno rinvenuto sostanza stupefacente in fase di confezionamento.

Nel corso della perquisizione, oltra a un bilancino di precisione, gli agenti hanno sequestrato oltre 80 grammi di cocaina e 600 euro in contanti, questi ultimi rinvenuti in un pantalone dell’uomo. Il quantitativo più grande di stupefacente, una cinquantina di grammi, è stato trovato all’interno di una tasca di un accappatoio riposto in bagno.

(foto archivio)

Torino: pusher arrestato durante il coprifuoco

Aveva con sé dell’hashish e 3500 € in contanti

 

Nella notte una pattuglia della Squadra Volante, transitando in via Ala di Stura, nota due persone camminare nei pressi della stazione ferroviaria Fossata/Rebaudengo. Si tratta di un maliano di 25 anni e di una donna di 41, italiana, che si dimostrano piuttosto nervosi ed insofferenti al controllo.

Il giovane, irregolare sul territorio nazionale, viene sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di un coltellino, 2 pezzi di hashish per un peso di 27 grammi e tre pezzi solidi di cocaina per circa 1 grammo. Il venticinquenne, senza fissa dimora a Torino, aveva con sè anche 5 cellulari (uno dei quali frutto di ricettazione); nel portafogli, la somma di denaro contante di 290€, nonché 3 buste, di colore diverso, al cui interno erano conservate importanti somme di denaro: 1100, 1100 e 1000 €. Complessivamente, dunque, il venticinquenne, noto per precedenti specifici in tema di stupefacenti, aveva con sé 3490 €, pur non avendo alcuna occupazione; la somma è stata posta sotto sequestro in quanto verosimilmente provento di attività delittuosa. E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per il possesso ingiustificato del coltello.

 Arrestato topo d’auto specializzato in furti di autoradio

Aveva fatto visita a ben quattro autovetture

Lo scorso lunedì mattina, personale della Squadra Volante è intervenuto nei parcheggi di via Nino Bixio per la verifica di una segnalazione relativa ad una persona che stava armeggiando nei pressi di alcune auto. In particolare, l’uomo veniva visto aprire una Fiat Seicento, entrare nell’abitacolo e prelevare qualcosa. I poliziotti accorrevano celermente sul luogo e sorprendevano un cittadino italiano di 57 anni mentre si stava allontanando dai parcheggi, in via Borsellino. Sottoposto a perquisizione personale, lo stesso veniva trovato in possesso di uno zaino capiente, all’interno del quale vi erano 4 autoradio.  Una di esse era proprio quella trafugata dalla Seicento e veniva immediatamente restituita al legittimo proprietario. L’uomo era in possesso di un paio di forbici da elettricista e di un cacciavite, utilizzati per forzare i nottolini delle auto ed estrarre dalla loro sede le autoradio. Nel parcheggio venivano rintracciate dai poliziotti altre 2 vetture oggetto di tentata effrazione.  L’uomo, che ha numerosi precedenti  di polizia per reati contro il patrimonio, della stessa natura, è stato arrestato per furto aggravato su auto e tentato furto aggravato.

Torino: si spaccia per poliziotto con gli agenti di una Volante

Una pattuglia del Comm.to Barriera Milano impegnata nell’ordinario servizio di controllo del territorio, si imbatte lo scorso lunedì pomeriggio, in via Oxilia, in un giovane cittadino italiano che sta discutendo animatamente con un altro soggetto. Alla vista della Volante, il ragazzo si rivolge ai poliziotti, tranquillizzandoli:  

asserisce di essere un collega in borghese, impegnato in un’operazione di Polizia. Apparendo una situazione anomala, i poliziotti gli chiedono a quale reparto  appartenga: il ventiseienne asserisce di essere appartenente alla Polizia di Provincia, e contestualmente fa il gesto di estrarre dalla tasca un portafogli contenente una placca metallica. I poliziotti si avvicinano chiedendo di poter vedere meglio la placca appena esibita e a quel punto il giovane inizia ad alzare la voce, in quanto pensa di  non essere assolutamente tenuto a mostrare alcunchè. Seguono insulti, minacce ai poliziotti. Il giovane viene dunque accompagnato per accertamenti presso gli uffici del Comm.to, dove peraltro il ventiseienne si rifiuta di fornire le proprie generalità: lì emerge come lo stesso detenga senza alcun motivo una placca, all’interno del portafogli, recante la dicitura “Polizia privata”. Il giovane è stato denunciato per rifiuto di fornire le proprie generalità, minacce e resistenza a P.U., possesso di segni distintivi in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione.