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In manette due giovani pusher nel quartiere Barriera di Milano

Avevano in casa denaro contante, droga e diverso materiale per confezionare lo stupefacente

L’attività info-investigativa svolta dagli agenti del Commissariato Barriera Milano ha consentito di trarre in arresto due cittadini stranieri per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Complessivamente, sono stati sequestrati 3356 euro in contanti, oltre 70 grammi di droga e diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Era chiaro agli agenti che i ragazzi all’interno del loro appartamento celassero sostanza stupefacente. Così gli operatori hanno provveduto a fermare uno dei due poco dopo che aveva lasciato l’alloggio. Quest’ultimo, all’atto del controllo, ha deglutito probabili dosi di stupefacente. Lo stesso è stato trovato in possesso di 745 euro in contanti. È scattata così la perquisizione domiciliare che ha consentito di identificare l’altro giovane e rinvenire all’interno della tasca di un giubbotto riposto nell’armadio due sacchetti contenenti, uno 11 dosi di cocaina per un peso di 10 grammi, e l’altro 8 involucri termosaldati con all’interno oltre 7 grammi di crack. Sempre nello stesso giubbotto sono stati trovati 1670 euro in banconote di piccolo taglio, altri 430 euro sono stati rinvenuti all’interno di un comodino. Gli operatori venivano a conoscenza che i due giovani all’interno dello stesso comprensorio immobiliare sfruttavano un altro alloggio il cui contratto però era intestato ad una terza persona. La perquisizione dell’abitazione in questione ha permesso di rinvenire all’interno di due calzini altri 55gr di droga, si trattava di eroina e crack già suddivisa in dosi. Inoltre, è stato trovato diverso materiale in cellofan utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione, diverse lamette e forbici e 511 euro in contanti rinvenuti in varie mazzette posizionate all’interno di un marsupio, di un salvadanaio e nell’armadio della camera da letto.

I due ragazzi, entrambi cittadini senegalesi di 23 anni e con precedenti specifici, sono stati arrestati venerdì pomeriggio per spaccio.

Trovato in possesso di droga e del kit per una serra indoor

Arrestato dagli agenti del Commissariato Madonna di Campagna

Intorno all’una di mercoledì notte, gli agenti del commissariato Madonna di Campagna controllano un soggetto in via Orvieto. L’uomo, cittadino romeno di 47 anni, viene trovato in possesso di una bustina di marijuana e di un bilancino di precisione, occultati nella propria tracolla. Lo squillare incessante del suo cellulare, durante il controllo, insospettisce gli operatori. In fase di accertamenti viene appurato che il quarantasettenne utilizza l’applicazione di messaggistica istantanea “Telegram” per condurre la propria attività di spaccio, inviando ai clienti foto di buste contenenti sostanza stupefacente. Osservando le immagini contenute nelle chat, un particolare colpisce gli agenti: tutte le fotografie hanno come sfondo una particolare tipologia di piastrelle, comuni nelle vecchie costruzioni. L’uomo dichiara allora di trovarsi in Italia da appena 10 giorni e di essere temporaneamente alloggiato in via Giachino. I poliziotti raggiungono lo stabile in questione e controllano l’abitazione indicata, nonostante gli iniziali tentativi di depistaggio del reo circa la posizione dell’appartamento. Una volta entrati nella camera da letto, gli agenti riconoscono lo stesso pavimento presente nelle immagini del telefono e, durante la perquisizione, vengono rinvenute le medesime buste di droga raffigurate nelle chat, per un peso di circa 200 grammi. All’interno di un’altra stanza, i poliziotti trovano varie attrezzatture e prodotti utili alla coltivazione della cannabis: 3 scatole di cartone contenenti alcuni pannelli led ed un ventilatore, un kit neutralizzatore di odori, 4 contenitori di liquido fertilizzante, una bottiglia di acqua idroponica, un sacchetto di terra fertilizzante, una scatola al cui interno sono conservati semi ed innesti di cannabis ed un libro d’istruzioni su come realizzare una serra indoor.

Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio.

Ladri hi-tech ma sbadati fermati dalla Polizia 

Tre persone arrestate per furto aggravato

Gli agenti della Squadra Volante hanno fermato tre uomini che nella giornata di domenica non hanno resistito ad asportare dagli scaffali di due distinti ipermercati accessori hi-tech per un valore complessivo di oltre 300 euro.

Intorno le 13 in corso Monte Cucco due soggetti, un 48enne e un 36enne entrambi italiani e con precedenti di Polizia, hanno rubato diversi accessori dal reparto multimedia del punto vendita. Nello specifico il quarantottenne ha prelevato dagli scaffali 1 paio di auricolari Bluetooth, 1 regola barba elettrico, casse acustiche Bluetooth e diversi cavi per un valore di 179 euro. Ha danneggiato le confezioni eliminando gli adesivi antitaccheggio, dimenticandone uno che ha attivato l’allarme acustico.

L’uomo ha provato a giustificarsi dicendo che era colpa dei biglietti GTT ma naturalmente così non era. All’atto del controllo il complice, che era riuscito ad asportare 2 coppie di auricolari Bluetooth del valore di 63 euro, ha approfittato del momento ed è riuscito a lasciare l’esercizio commerciale ma la descrizione dettagliata fornita dal vigilantes ha permesso agli agenti delle volanti di rintracciarlo poco dopo in corso Francia. Entrambi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.

Sempre nel primo pomeriggio in via Livorno un 41enne marocchino, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, ha prelevato dallo scaffale un taglia capelli elettrico del valore di 65 euro, ha danneggiato la confezione eliminando la placca antitaccheggio e lo ha occultato nella tasca della giacca per poi nascondere l’imballaggio sotto un cestone metallico nel reparto delle offerte. La scena è stata notata dall’addetto alla vigilanza che lo ha fermato una volta superate le casse. L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato.

Non poteva avvicinarsi all’ex compagna eppure continuava a farlo

Torino: arrestato dalla Polizia per atti persecutori

Non si è mai rassegnato alla fine della loro storia, così da tre anni a questa parte perseguita e minaccia l’ex compagna nonostante il Divieto di avvicinamento emesso lo scorso settembre nei suoi confronti dal Tribunale di Torino. Negli ultimi periodi è diventato più insistente tanto da indurre la donna a contattare sovente le Forze dell’Ordine. Ieri sera l’ennesimo episodio, ma già il giorno prima aveva chiesto l’intervento dell’112. Si trovava in compagnia di un’amica quando è uscita per portare fuori il cane e si è ritrovata il suo ex seduto sul pianerottolo di casa. Sono partite offese reciproche con tanto di spintoni ma ad un certo punto le donne, fortemente spaventate, sono riuscite a rientrare nell’appartamento e a chiudere la porta dietro di loro. L’uomo aveva coperto lo spioncino della porta di ingresso con un pezzetto di carta ed aveva manomesso il contatore del riscaldamento prima di allontanarsi. Grazie alle descrizioni della signora gli agenti delle volanti sono riusciti ad intercettare l’uomo nella via accanto a meno di 100 metri dall’abitazione della donna. L’uomo è stato arrestato per atti persecutori, già diverse volte era stato denunciato per lo stesso reato oltre che per violazione di domicilio e maltrattamenti in famiglia.

Arrestato per maltrattamenti: donna costretta a dormire al freddo

Nicole (nome di fantasia) nello scorso mese di novembre era stata letteralmente recuperata per strada da personale di un centro antiviolenza e convinta a rivolgersi alla Polizia di Stato.

In quel periodo, per fuggire dai comportamenti ostili e violenti del compagno con cui aveva intrapreso una relazione sentimentale da qualche mese, aveva trascorso quasi 8 notti consecutive fuori casa, dormendo sulle panchine e rientrando in casa solo al mattino presto per trovare ristoro dalle rigide temperature esterne, in conseguenza, l’uomo era stato deferito all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti nei confronti della vittima.

Giovedì scorso, poco dopo la mezzanotte, gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette sono intervenuti in un alloggio della città per la segnalazione di una lite in famiglia. Dall’alloggio, infatti, giungevano richieste di aiuto di una donna e si udivano rumori di mobili che venivano sbattuti.

Al loro arrivo, i poliziotti che, grazie al Protocollo EVA, erano già a conoscenza delle vicende pregresse del nucleo familiare, vengono accolti da un uomo in stato di ebbrezza e da una donna che cerca subito di guadagnare l’uscita dall’abitazione, chiedendo ai poliziotti di portarla via. Quest’ultima racconta agli agenti di essere stata colpita dal compagno. La vittima presenta una ferita lacero-contusa al labbro e un edema al volto. Le percosse, come gli insulti, non sono una novità: più volte, infatti, in passato la donna è stata aggredita e denigrata dall’uomo ogni volta che proferiva parola.

Alla luce dei fatti, il soggetto maltrattante è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, dopo la convalida è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima e Nicole è stata condotta dagli agenti del Commissariato in un domicilio in una località protetta dove potrà trovare rifugio.

Nuova spaccata con tombino Arrestato un ventisettenne

Solo una decina di giorni fa, l’uomo un ventisettenne italiano era stato arrestato, con un suo complice, dagli agenti della Squadra Volante, per una spaccata in una panetteria di via Nicola Fabrizi. Nella circostanza, i rei avevano infranto una vetrina utilizzando un tombino.

Stessa tecnica riutilizzata domenica sera, poco prima della mezzanotte dal ventisettenne che per introdursi in un bar di via Casteldelfino ha utilizzato nuovamente un tombino. Come nel precedente evento, il rumore prodotto dalla spaccata ha destato l’attenzione di un residente che, vedendo l’uomo in azione, ha contattato la polizia. Gli agenti della Squadra Volante intervenuti hanno fermato il reo in via Bibiana, trovandolo in possesso di quasi una cinquantina di euro tra monete e banconote asportate dal bar e poi riconsegnate all’esercente.

Alla luce dei fatti, l’uomo è stato arrestato per furto aggravato.

Butta la cocaina nel wc, ma la polizia lo scopre

Gli agenti del Commissariato Barriera di Milano in servizio di volante hanno riconosciuto un ragazzo, un senegalese di 23 anni, noto per i suoi precedenti specifici per i quali era stato recentemente scarcerato.

Nell’uscire da un portone di uno stabile di via Giachino,  fingeva di non notare la volante, nonostante i poliziotti gli intimassero di fermarsi, ma a passo svelto proseguiva la camminata e nel mentre provava ad effettuare una telefonata tramite applicativo WhatsApp. Per evitare che riuscisse a comunicare la presenza degli operatori a qualcuno, veniva immediatamente fermato. Nonostante il giovane dichiarasse di essere un senza tetto, i poliziotti riuscivano a risalire al suo domicilio proprio all’interno di quello stabile dal quale era stato visto uscire. Consuetudine di molti spacciatori è quella di non portare le chiavi al seguito e lasciare sempre qualcuno al suo interno. Gli agenti provavano ad accedere all’alloggio in questione che risultava, però, bloccato dall’interno con una barra metallica. Un ragazzo presente nell’alloggio si apprestava immediatamente a celare lo stupefacente. Gli operatori, sentito il rumore dello sciacquone del water, decidevano di intervenire e così per poter accedere all’appartamento infrangevano una piccola area della porta vetro per poter sganciare l’asse che impediva il loro ingresso. I poliziotti, giunti in bagno, scoprivano un ragazzo, un 23enne gabonese, che nella fretta di liberarsi dello stupefacente si era intriso gambe e piedi di polvere di cocaina, oltre a lasciare evidenti tracce su water e bidet. Numerosissimi ritagli di cellofan, utilizzati per confezionare lo stupefacente, sono stati trovati dietro al battiscopa della cucina mentre sopra i fornelli è stata trovata una pentola con coperchio anch’essa sporca della stessa sostanza. Avevano allestito un vero e proprio laboratorio per la preparazione e il confezionamento della droga. A carico del senegalese sono stati sequestrati anche 330 euro in contanti trovati all’interno del suo portafogli. Gli agenti hanno arrestato entrambi i ragazzi, irregolari sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, per detenzione in concorso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Festa di compleanno in appartamento, sanzionati i partecipanti

Agenti intervenuti per i rumori molesti

I rumori erano molesti visto anche che era l’una di notte, così in condomini di un stabile di corso Lombardia martedì chiamano la Polizia.

Al loro arrivo nello stabile, gli agenti del Commissariato Madonna di Campagna odono un gran vociare provenire da un alloggio ubicato al quarto piano. A questo si associa un inteso odore di sostanza stupefacente provenire dall’interno dell’appartamento.

Un volta all’interno i poliziotti riscontrano la presenza di una decina di ragazzi, tutti sulla ventina, intenti a consumare alcolici mentre festeggiano un compleanno, evento per il quale l’alloggio era stato affittato su una piattaforma online.

Su un tavolo i poliziotti trovano anche dell’hashish per il possesso del quale vengono sanzionate amministrativamente tre dei ragazzi presenti. Tutti, invece, verranno sanzionati per le violazioni delle norme per il contenimento della diffusione del Covid 19.

Dal furto alla rapina Arrestata una coppia di giovani

E’ entrata  in un esercizio commerciale di via Madama Cristina.

La giovane, cittadina rumena di appena 19 anni,  si è diretta agli scaffali ove sono posizionati i vini e i liquori, trafficava con delle bottiglie ma notato il sopraggiungere della proprietaria riappoggiava sullo scaffale  un liquore dicendo che era troppo caro e non l’avrebbe acquistato. L’esercente, però, notava un rigonfiamento all’altezza di un tascone della sua felpa e intuiva che la giovane nascondesse qualcosa di voluminoso all’interno.  Pertanto, le chiedeva di lasciare immediatamente quello che aveva preso. Per tutta risposta, la ragazza fuggiva correndo. Interveniva un dipendente del negozio, che la inseguiva, ma fuori sul marciapiede ad attenderla vi era un complice, un connazionale di 23 anni,  il quale,  vedendosi braccato, fermava la corsa e minacciava l’uomo brandendo delle pinze che aveva in mano.  A quel punto i due complici continuavano a fuggire, senza essere più seguiti, in direzione del Comprensorio Ebraico di via Primo Levi.  Probabilmente, non sapevano che avrebbero incontrato personale dell’E.I. in servizio di vigilanza. Uno dei militari bloccava i ragazzi proprio mentre stavano tentando di nascondere la refurtiva, due bottiglie di superalcolici, dietro dei bidoni dell’immondizia.  Una pattuglia della Squadra Volante in transito notava la scena e interveniva per prendere in consegna la coppia. Dagli accertamenti svolti, sono emersi numerosissimi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio a carico dei due rumeni. Sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso.

Parcheggiatore abusivo a Porta Nuova

Denunciato in quanto già colpito da “DASPO” urbano

I poliziotti del Commissariato Centro sono intervenuti lo scorso sabato pomeriggio in via Nizza, nei pressi dei parcheggi GTT della Stazione Ferroviaria Porta Nuova, perchè un cittadino italiano di 73 anni segnalava di essere in difficoltà con un soggetto straniero, divenuto molesto a seguito della pretesa di denaro. L’uomo aveva in realtà già dato una moneta da 1 € al parcheggiatore abusivo, ma questi non si era accontentato e inveiva contro di lui chiedeva altro denaro. All’arrivo della pattuglia di Polizia, il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità somala, era sprovvisto dei documenti d’identificazione, pertanto è stato accompagnato in Questura per accertamenti sull’identità personale. Emergevano a suo carico numerosi precedenti per reati contro la P.A. e contro il patrimonio. Inoltre, risultava colpito dal DIVIETO DI ACCESSO ALLE AREE URBANE  emesso il 5 Febbraio u.s. dalla Questura di Torino, che gli vieta l’accesso ai parcheggi GTT siti in questa  stazione Porta Nuova, nonché l’accesso all’interno della stazione e delle sue pertinenze. Pertanto, è stato denunciato in merito.

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