Avrete sentito parlare moltissime volte di aloe, ma esistono due tipologie di piante che costituiscono due distinte varietà di aloe e che presentano benefici molto simili, ma si contraddistinguono per qualche elemento di differenza
Da giornalista e Consulente in nutrizione “La prevenzione prima di tutto”. Scrivo tutti i giorni moltissimi articoli di salute e benessere e credo fermamente in una attenta informazione al cliente. Il mio obiettivo è salvaguardare il mantenimento dello stato di salute della persona, in base alle sue caratteristiche costituzionali. Avrete sentito parlare moltissime volte di aloe, ma esistono due tipologie di piante che costituiscono due distinte varietà di aloe e che presentano benefici molto simili, ma si contraddistinguono per qualche elemento di differenza. L’Aloe vera (Aloe Barbadensis) viene coltivata nel bacino del Mediterraneo, in particolare nell’Africa Settentrionale, mentre l’Aloe Arborescens è diffusa in Brasile, in particolare nella zona di Salvador de Bahia. La prima, inoltre, ha le foglie più grandi e la seconda più piccole, viceversa quella Arborescens è più povera di acqua, ma presenta una maggiore concentrazione di principi attivi, quindi il succo è di qualità superiore e, per questo, è più pregiato e costoso. L’azienda torinese Aloe Ghignone produce un prezioso integratore naturale all’insegna dell’eccellenza dell’aloe arborescens nel mondo, in quanto è decorticata a mano e spremuta a freddo. Soffrivo di colon irritabile da parecchi anni e, dopo varie ricerche, e soprattutto aver provato moltissimi rimedi sia naturali sia tradizionali, ma dagli scarsi risultati, sono venuta a conoscenza di questa meravigliosa pianta, appartenente alla famiglia delle Aloacee. Come gli altri esemplari è una succulenta, le sue foglie sono dotate di tessuti, detti parenchimi acquiferi, in grado di riempirsi di grandi quantità di acqua.Una pianta molto ricercata e studiata per le sue qualità medicinali.Il titolare dell’azienda è un esperto in materia erboristica e si occupa personalmente della ricerca della materia prima, coltivata solo con acqua in un habitat non inquinato, biologico e lontano dai centri abitati.Il succo Aloe Arborescens superiore è bio al 100% ed è senza aloina (sostanza irritante per l’intestino); ha un gusto molto gradevole dovuto anche ad una piccola aggiunta di miele all’1% .Ricca di minerali, come zinco, manganese, ferro, potassio,calcio, rame, sodio, ma anche un apporto di vitamine importanti, come la vitamina A, B1, B2, B12, C, E, conti molti aminoacidi ed enzimi.
Ricerca:
Nel 2009 è stato fatto un approfondito studio sull’Aloe Arborescens da un noto gruppo di oncologi presieduto dall’oncologo Dr. Paolo Lissoni, presso l’Ospedale San Gerardo di Monza.Nel 2009 il Dr Lissoni, oncologo al San Gerardo di Monza, coadiuvato dal ricercatore Adelio Alberto Mora, ha monitorato l’impiego del succo di aloe arborescens su pazienti trattati da chemioterapici, ebbene da questo studio è emerso non solo un miglioramento del quadro clinico del malato, ma un’ottima risposta immunitaria.
Le maggiori caratteristiche dell’Aloe arborescens:
Antidolorifico, antinfiammatorio ed analgesico, antimicrobico, antibiotico naturale, astringente, cicatrizzante, riepitelizzante, antiossidante, antibatterico, antifungino, antivirale, antimicotico, epatoprotettore, gastroprotettivo e gastrointestinale, lassativo e protettivo, ipoglicemizzante, ma soprattutto è antitumorale.Ottima nei cambi di stagione sia per adulti sia per bambini, in quanto aiuta il sistema immunitario.
Dove si trova:
sito www.aloeghignone.com
Risultati:
dal sapore gradevole, dopo pochi giorni regala una piacevole sensazione di benessere a livello energetico, contrastando il senso di spossatezza. Un rimedio naturale che mi ha dato grandi benefici.
Ilaria Chionetti Pininfarina
ilanaturopatia@gmail.com