Ora i carabinieri forestali conducono le indagini per capire dove c'è stato dolo

Nube di fumo, polveri sottili 7 volte più del consentito. Dubbi sui possibili piromani

La vasta nube di fumo provocato dagli incendi boschivi, visibile anche dai satelliti, ha provocato un valore record per le polveri sottili, in particolare a Beinasco, dove la centralina di Arpa ha segnalato una concentrazione di 354 microgrammi al metro cubo, di 7

volte la soglia massima di 50.  178 mcg registrati invece alla stazione di Torino Lingotto. Intanto in Val  Sangone, dove le fiamme hanno fatto parecchi danni, sono stati trovate tracce di possibili inneschi che forse hanno causato i roghi, ma non vi è certezza su questa ipotesi. Ora i  carabinieri forestali conducono le indagini per individuare eventuali piromani. In queste ore il vento era diminuito, ma si prevede possa nuovamente tornare, creando nuovi problemi sul fronte antincendi.

(foto: Valerio Minato)